Abi: in Calabria aumentano le rapine in banca
Nei primi tre trimestri del 2014 le rapine in banche sono diminuite a livello nazionale del 44% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Una tendenza, questa, registrata in 14 regioni tra le qua…

Nei primi tre trimestri del 2014 le rapine in banche sono diminuite a livello nazionale del 44% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Una tendenza, questa, registrata in 14 regioni tra le quali non compare la Calabria, dove invece si è avuto un aumento delle rapine in banca.
Nei primi nove mesi del 2014, afferma l’Abi, «sono stati 418 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 44% rispetto ai 744 dello stesso periodo dell’anno prima». Diminuisce del 41% anche l’indice di rischio, ovvero «il numero di rapine ogni 100 sportelli, che è passato da 3 a 1,8. Sempre magro, inoltre, il bottino medio per rapina con circa 26mila euro». La situazione delle rapine, spiega l’associazione bancaria, è stata delineata dall’Ossif, il centro di ricerca Abi sulla sicurezza, e presentata insieme ai dati principali dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio intersettoriale sulla criminalità predatoria.
Nei primi tre trimestri del 2014, quindi, le rapine sono diminuite in 14 regioni: Abruzzo (-51,6%, da 31 a 15), Basilicata (-70%, da 10 a 3), Campania (-27,3%, da 44 a 32), Emilia Romagna (-40,7%, da 81 a 48), Lazio (-45,7%, da 70 a 38), Lombardia (-57,3%, da 150 a 64), Marche (-62,9%, da 35 a 13), Molise (-25%, da 4 a 3), Piemonte (-51,6%, da 62 a 30), Puglia (-12,5%, da 24 a 21), Sicilia (-41,3%, da 109 a 64), Toscana (-45,6%, da 68 a 37), Umbria (-66,7%, da 12 a 4) e Veneto (-60%, da 30 a 12). Nessun colpo in banca in Valle d’Aosta. I dati negativi, aggiunge l’Abi, riguardano Calabria (3 rapine da 2), Friuli Venezia Giulia (5 da 3), Liguria (23 da 9), Sardegna (2 da nessuna) e Trentino-Alto Adige (una da nessuna).