LAMEZIA TERME «Dopo l’incontro di ieri con un centinaio di giovani lavoratori di “Programma stages 2008” arrivati da tutta la Calabria nella sede lametina della Cgil, chiediamo un confronto con il presidente della Regione Mario Oliverio e il presidente del consiglio regionale Antonio Scalzo per avviare un tavolo su questo bacino di precari della pubblica amministrazione. A tale proposito abbiamo oggi inviato una richiesta ufficiale al presidente Oliverio». È quanto scrive la Fp Cgil Calabria. «Si sottolinea – spiega la nota – che questi lavoratori sono fermi e senza impiego da più di un anno ormai, nonostante i tentativi e le proposte avanzate nei confronti della giunta e del consiglio regionale precedente senza riuscire a ottenere alcun ascolto e alcuna attenzione da parte delle istituzioni regionali sulla vertenza che li riguarda e che ha acquisito connotati molto gravi sul piano sociale».
I rappresentanti della Fp Cgil continuano: «”Siamo giovani laureati con 110 e lode e pluritolati, entrati a lavorare negli enti pubblici per merito poiché reclutati a monte tramite procedura altamente selettiva – hanno detto a gran voce i lavoratori presenti all’assemblea – basata su criteri oggettivi quali, per fare qualche esempio, età di presentazione della domanda, durata degli studi, pubblicazione della tesi, iscrizione ad albi professionali, e oltre a non aver mai percepito la giusta retribuzione per il lavoro altamente qualificato svolto nelle pubbliche amministrazioni (percepiti circa cinquecento euro al mese durante i periodi di contrattualizzazione) ci vediamo oggi preclusa ogni possibilità di operare all’interno della stessa pubblica amministrazione calabrese. Nel lontano 2008 – circa sei anni fa – abbiamo rinunciato a rapporti contrattuali presso aziende private nel centro-nord Italia per rispondere alla scommessa della Regione Calabria di trattenere e far rientrare i suoi migliori laureati all’interno della pubblica amministrazione. Lo slogan del “programma stages 2008” era il seguente: “La Calabria chiama; i più bravi rispondono”».
«Questa categoria di lavoratori – puntualizza la Fp Cgil – si trova imbrigliata in uno status non ancora definito, nonostante la Regione Calabria stessa, attraverso la Dgr numero 160 del 2013 li riconosca come parte del precariato regionale consolidato. La Regione Calabria ha interrotto il percorso professionale di questi giovani nonostante abbia speso dal 2008 a oggi circa 17,5 milioni di soldi pubblici per la loro crescita professionale. A oggi questi giovani, tutti tra i trenta e i quarant’anni, si trovano senza prospettive di lavoro e con difficoltà di inserimento dopo l’impiego nella pubblica amministrazione calabrese che aveva deciso di puntare su di loro. Chiediamo pertanto un tavolo urgente con il residente della giunta regionale Oliverio e il presidente del consiglio Antonio Scalzo per trovare imminenti soluzioni».
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