REGGIO CALABRIA Il centro operativo Dia di Reggio Calabria e la Dia di Catanzaro, nell’ambito delle attività di contrasto alla ‘Ndrangheta nel 2014 ha arrestato 7 persone e sottoposto a sequestro e a confisca beni per oltre 524 milioni di euro.
Tra le operazioni più significative, “Breakfast”, ancora in corso, volta a smascherare le attività illecite di occultamento del patrimonio riconducibile al latitante Matacena che ha portato a 7 arresti, tra cui l’ex ministro Claudio Scajola.
Poi l’operazione “Assenzio”, che ha svelato i meccanismi fraudolenti utilizzati da un gruppo di imprenditori, tra i quali Domenico Giovanni Suraci (ex consigliere comunale a Reggio Calabria) e Giuseppe Crocè, per ottenere indebite erogazioni di contributi pubblici. In seguito alle indagini sono stati sequestrati 125 milioni di euro riconducibili ai due imprenditori.
Grazie a un’altra operazione, è stata poi effettuata la confisca di beni per circa 100 milioni di euro nei confronti dell’imprenditore cosentino Pietro Citrigno. Dal 2010 a oggi sono stati compiuti sequestri e confische di beni per circa 2 miliardi di euro, 27 arresti, denunce a piede libero nei confronti di 206 persone, 56 proposte di applicazione di misure di prevenzione, 21 accessi a cantieri edili.
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