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Giunta pronta, manca il sì di Lanzetta

CATANZARO La giunta regionale potrebbe essere varata lunedì, Lanzetta permettendo. Già, a rallentare ulteriormente i piani del governatore Oliverio ci sono i tentennamenti dell’attuale ministro per…

Pubblicato il: 24/01/2015 – 15:46
Giunta pronta, manca il sì di Lanzetta

CATANZARO La giunta regionale potrebbe essere varata lunedì, Lanzetta permettendo. Già, a rallentare ulteriormente i piani del governatore Oliverio ci sono i tentennamenti dell’attuale ministro per gli Affari regionali. Matteo Renzi avrebbe già trovato l’accordo con il presidente calabrese, pronto a dare il suo placet all’entrata di Lanzetta nel nuovo esecutivo regionale. «Se me lo chiede il premier, nonché segretario del mio partito, non posso dire di no», avrebbe confidato il governatore ai suoi più stretti collaboratori.
Dunque pare fatta, anzi no. A tenere tutto in sospeso sono i dubbi della “ministra”, non del tutto convinta della bontà del suo trasferimento da Roma a Catanzaro. Del resto, Renzi sembra intenzionato a fare a meno dell’ex sindaca antimafia, che – in base ai suoi piani – non troverebbe più spazio dopo il rimpasto della sua squadra di governo. Per Lanzetta, insomma, non è che ci siano tutte queste alternative. Il suo “ni” sta però tenendo sulla corda anche gli altri papabili a un ruolo da assessore regionale. Oliverio avrebbe ormai sciolto le riserve e sarebbe pronto a nominare una giunta a 4, massimo 5 membri. Solo dopo l’approvazione in seconda lettura delle nuove modifiche allo Statuto regionale (devono passare 60 giorni dalla prima approvazione, avvenuta il 20 gennaio) i componenti dell’esecutivo potranno essere 7, di cui il 30% donne.
Chi ha grandi chance di entrarci da subito e dalla porta principale è Carlo Guccione, il consigliere più votato in Calabria. E, dopo la delusione per la mancata conquista della presidenza del consiglio regionale, anche Enzo Ciconte dovrebbe essere nella rosa ristretta dei 4. Il nome nuovo è però quello di Maria Francesca Corigliano, che ha già lavorato gomito a gomito con Oliverio nella sua veste di assessore alla Provincia di Cosenza.
La questione che sta tenendo banco da più di un mese, cioè dal giorno della proclamazione di Oliverio, sembra quindi chiusa, ma le polemiche sono già dietro l’angolo. Dovesse essere proprio questa la composizione della giunta, i renziani calabresi potrebbero avere di che lamentarsi. L’unica esponente di “area” sarebbe Lanzetta, ex civatiana da poco convertita al verbo della rottamazione. Per cui la sua nomina di certo non appagherebbe le legittime aspirazioni dei seguaci del premier della prima ora, soprattutto di quelli eletti (Nicola Irto su tutti). Senza contare, poi, la scarsa presenza di rappresentanti reggini nel prossimo esecutivo. Anche in questo caso, Lanzetta sarebbe una mosca bianca.
Resta poi da sciogliere il nodo del capogruppo Pd in Consiglio. Il ballottaggio ora è esclusivo appannaggio di Michele Mirabello e Sebi Romeo, che – tra le altre cose – devono dimettersi dalle rispettive cariche di segretari delle federazioni di Vibo e Reggio.
Quello in atto è un valzer di poltrone che non conosce soste e che deluderà per forza qualcuno. Ma gli scontenti del centrosinistra potranno comunque accontentarsi: molti di loro otterranno la nomina a “consigliere delegato” oppure la presidenza delle sei commissioni di Palazzo Campanella.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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