VIBO VALENTIA Gianni Patania, sindacalista dello Slai Cobas che era sceso in campo per le primarie del centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali, ha deciso di ritirare la sua candidatura avendo «preso atto – si legge in una nota – delle molteplici sollecitazioni che sono rivolte a sostenere la candidatura di Pietro Giamborino». La decisione di Patania è maturata dopo un incontro con l’ex consigliere regionale, che ha dunque sciolto ogni riserva proponendosi come candidato a sindaco del centrosinistra vibonese.
«Se ho deciso di non candidarmi alle primarie – ha dichiarato Patania – non è perché intendo assumere una posizione aventiniana. Al contrario, ho deciso per un maggiore impegno e protagonismo. Non sono presuntuoso se dico di essere un grande elettore a sostegno di un progetto di governo che con Giamborino punta al rilancio della città».
Giamborino dal canto suo si dice «onorato» della scelta del sindacalista: «Patania è il rappresentante di un mondo del lavoro che oggi richiede riconversione e flessibilità che possono esserci solo se si persegue una politica di consistenti investimenti. Occorre attrarre per questo scopo considerevoli flussi di finanziamenti pubblici ma anche privati. Ciò è possibile – ha proseguito Giamborino – solo se c’è una guida credibile dell’amministrazione comunale. Insomma non è azzardato sostenere che a Vibo si dovrà replicare il successo della scelta che i calabresi hanno compiuto eleggendo Mario Oliverio presidente della Regione. Credibilità vuol dire, innanzitutto, autorevolezza che proviene dalla competenza coniugata con l’esperienza. Dopo il fallimento che ci consegna l’amministrazione uscente, al Comune di Vibo va data una guida sicura. Non è più il tempo – ha concluso Giamborino – di invocare il giovanilismo come categoria esclusiva per promuovere il cambiamento. La gente ha bisogno di un riferimento certo e affidabile».
Il riferimento al giovanilismo non sembra essere casuale, visto che tra gli avversari che Giamborino – che ha il sostegno di Nicola Adamo – andrà a sfidare, nelle consultazioni interne alla coalizione del prossimo 22 febbraio, ci sono il giovane notaio Antonio Lo Schiavo, sponsorizzato dal deputato del Pd Bruno Censore e dal consigliere regionale – e segretario provinciale del partito – Michele Mirabello, e il candidato 27enne di Sel, Francesco Colelli. I termini per la presentazione delle candidature scadranno domani alle 13 e, nelle ultime ore, oltre alla rinuncia di Patania, a modificare il quadro delle primarie è intervenuta anche la candidatura dell’avvocato Antonello Fuscà, già assessore comunale con la giunta di centrodestra guidata da Alfredo D’Agostino e consigliere comunale di Forza Italia con l’amministrazione guidata da Elio Costa.
s.pel.
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