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I dem: dall'ex ministro non accettiamo lezioni di moralità

LAMEZIA TERME Finora hanno evitato di pronunciarsi per «rispetto al ruolo» ricoperto nell’ultimo anno da Maria Carmela Lanzetta. Ora però, di fronte alle ultime dichiarazioni dell’ex ministro, i ci…

Pubblicato il: 18/02/2015 – 16:47
I dem: dall'ex ministro non accettiamo lezioni di moralità

LAMEZIA TERME Finora hanno evitato di pronunciarsi per «rispetto al ruolo» ricoperto nell’ultimo anno da Maria Carmela Lanzetta. Ora però, di fronte alle ultime dichiarazioni dell’ex ministro, i cinque segretari delle federazioni provinciali (Luigi Guglielmelli, Michele Mirabello, Seby Romeo, Arturo Pantisano ed Enzo Bruno) escono allo scoperto rispondendo a muso duro. «Le ultime dichiarazioni dell’ex ministro Lanzetta – si legge in una nota – lasciano ancora una volta l’amaro in bocca per la tempistica e la consistenza dei contenuti espressi. Intanto, ribadiamo il nostro totale appoggio alle scelte compiute dal presidente Oliverio in sinergia con il segretario regionale, Ernesto Magorno, e il segretario nazionale, Matteo Renzi. Scelte che crediamo di qualità ed ineccepibili sotto ogni aspetto, ispirate alla legalità ed al bene comune, fatte in assoluta trasparenza. Scelte – proseguono i cinque segretari provinciali – che la dottoressa Lanzetta non poteva che conoscere già prima del suo scenico e strumentale rifiuto. Se per qualche incomprensibile motivo dovesse voler smentire questo dato di fatto, ci chiediamo come possa dichiarare di aver accettato di entrare a far parte della squadra del presidente Oliverio senza conoscere i suoi compagni di viaggio. Ci parrebbe questo un dato di enorme superficialità politica».
Nella nota dei 5 segretari del Pd, poi, c’è un esplicito riferimento alla giunta comunale di Monasterace guidata in passato dall’ex ministro, la cui composizione «non le consente assolutamente di dare lezioni di moralità a chicchessia e la invitiamo quindi a desistere da questo suo strumentale stalking politico ed umano nei confronti dell’assessore De Gaetano».
 La scelta di Lanzetta di tornare a dedicarsi alla sua professione, invece, «è un dato su cui riteniamo che il Partito democratico non abbia alcuna responsabilità, da imputare semmai alle confuse e autonome scelte che con il partito non ha mai condiviso».

«A Monasterace – concludono i 5 segretari – la ricordano come il sindaco che ha portato il suo Comune al dissesto economico e finanziario, noi non possiamo che ricordarla come una donna che avrebbe potuto dare molto alla politica calabrese e nazionale ed invece ha scelto di cercare visibilità mediatica continuando a mortificare la dignità di un uomo per bene».

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