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Minacce a Nasone, le reazioni

LAMEZIA TERME Sostegno da varie parti è giunto al coordinatore reggino di Libera Mimmo Nasone a seguito della lettera minatoria indirizzata al sindaco di Palizzi. Anzitutto dallo stesso coordinamento…

Pubblicato il: 22/02/2015 – 16:54
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LAMEZIA TERME Sostegno da varie parti è giunto al coordinatore reggino di Libera Mimmo Nasone a seguito della lettera minatoria indirizzata al sindaco di Palizzi. Anzitutto dallo stesso coordinamento, che ha espresso una ferma “condanna” per il gesto. “Rispediamo al mittente la vile minaccia – è scritto in una nota – ed esprimiamo totale e piena vicinanza e corresponsabilità al nostro coordinatore. La voce e l’impegno di Mimmo Nasone a Reggio Calabria è la nostra voce ed è la voce di tutti gli uomini e le donne oneste che in quella terra lavorano quotidianamente per il cambiamento. Nessuno può pensare con tali minacce di ostacolare il percorso tracciato di legalità, verità e giustizia portato avanti da Mimmo Nasone e da tutta Libera. La continuità della nostra azione civile è l’antidoto migliore contro chi pensa di intimidirci così vigliaccamente».

Solidarietà è giunta anche dalla Cgil: “Le minacce rivolte al coordinatore regionale di Libera, Mimmo Nasone, di chiaro stampo mafioso suonano – fanno sapere dal sindacato – come un evidente avvertimento per l’attività che l’associazione svolge in questo caso nella Locride, e precisamente a Palizzi. Se dovesse risultare vero che obiettivo dell’intimidazione possa essere l’attività della Cooperativa Agricola, Terre Grecaniche, sostenuta da Libera, allora queste minacce rappresentano un fatto davvero grave e preoccupante. Questo episodio rappresenta  un altro esempio di come la mafia impedisce lo sviluppo economico, limita il ruolo dell’imprenditoria pulita, tiene sotto ricatto il lavoro e il suo valore economico e sociale. A Mimmo Nasone e a Libera va la solidarietà di tutta la Cgil calabrese e l’impegno a continuare a lavorare assieme nelle tante iniziative comuni a cominciare dai campi della legalità che si svolgono in Calabria – concludono – nei mesi estivi”.

“Esprimo la mia più sincera vicinanza e solidarietà a Mimmo Nasone per le minacce indegne subite.  È dovere di chi rappresenta le istituzioni, ribadire con fermezza i valori della legalità e della democrazia, nel rispetto delle regole e contro ogni sopruso.” Queste le parole che invece sono state diramate dal senatore Antonio Caridi, membro del gruppo Grandi autonomie e libertà, per esprimere vicinanza al coordinatore di Libera.

Anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e l’assessore alla legalità e sicurezza Giovanni Muraca, unitamente a tutta la Giunta, esprimono “solidarietà” al coordinatore regionale di Libera Mimmo Nasone e all’intera associazione. “Ben conoscendo il coraggio, la serietà e la determinazione di Mimmo Nasone”, Falcomatà e Muraca esprimono “la certezza che da questo preoccupante episodio egli saprà trarre un ulteriore stimolo per intensificare la sua battaglia. Ha fatto male i conti chi ha pensato in questo modo di fermarlo o intimidirlo; Mimmo non è solo, al suo fianco, oltre l’intera amministrazione comunale, c’è la stragrande maggioranza del popolo calabrese che ha ormai capito che solo estirpando la malapianta della ‘ndrangheta potrà trovare – concludono – il suo riscatto”.
“Chiederò alla commissione parlamentare Antimafia e alla presidente Rosy Bindi di occuparsi delle gravi minacce subite dall’associazione Libera in Calabria e dal suo presidente Mimmo Nasone, cui deve arrivare solidarietà e vicinanza da tutte le istituzioni”. Lo dichiara il deputato del Partito democratico componente della commissione Antimafia e segretario del Pd Calabria, Ernesto Magorno. “L’associazione di don Ciotti – spiega – così come tutte le realtà della società civile devono poter operare liberamente e in sicurezza in Calabria. Lettere di minacce come quella emersa oggi devono far accendere i riflettori di tutte le istituzioni competenti. L’Antimafia chieda alle autorità un quadro chiaro – conclude – della situazione”.

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