REGGIO CALABRIA «La disputa sul nome del prossimo commissario alla Sanità acuisce lo stato di difficoltà in cui operano aziende ospedaliere, servizi territoriali e strutture convenzionate. Tutto questo, a carico della qualità delle prestazioni e dell’assistenza alle persone». È quanto afferma, in una nota, il presidente del gruppo consiliare a Palazzo Campanella di Forza Italia, Alessandro Nicolò. L’esponente politico, definisce una «querelle» quella innestata tra il Pd e il Ncd sul profilo del commissario e che dimostrerebbe in realtà «il carattere vero della maggioranza allargata, saldatasi esplicitamente su opportunità e logiche da “Manuale Cencelli”». Per Nicolò, «si spiegano così i ritardi del governo Renzi nel nominare il nuovo commissario». Nonostante le emergenze quotidiane dettate dalla quotidianità di un sistema sanitario che producono denuncia Nicolò: «uno stato di incertezza in cui è fatale che lieviti persino la percentuale degli errori». «Non è mia intenzione produrre una polemica “tout court” – dice – su questioni davvero ataviche che affliggono la sanità calabrese, ma il balletto tra Ncd e Pd per l’assegnazione dell’incarico di commissario prevale rispetto ai bisogni della collettività». «Con un governo “amico” a Roma – si interroga –, cosa impedisce una rapida e qualificata decisione? Sembra invece prendere corpo, giorno dopo giorno e con livelli incandescenti di polemica, un latente ed incontrollabile confronto-scontro tra Pd e Ncd, connotato certamente da una sorta di ibridismo politico e ideale». Nicolò conclude lanciando un appello al Nuovo centrodestra che «ritrovi presto il suo ruolo nella coalizione di centrodestra, per rilanciare un rapporto fecondo e per indicare una strada alternativa al centrosinistra, su programmi e valori, per costruire insieme un progetto di sviluppo che renda il Paese meno vulnerabile e più coeso socialmente».
x
x