CATANZARO Rischia di trasformarsi in una pessima figura, se non in qualcosa di penalmente rilevante, la propaganda che il sindaco Abramo ha fatto alla sua amministrazione attraverso una rivista di 40 pagine a colori, inviata a casa di 35mila famiglie catanzaresi. Secondo alcuni consiglieri di minoranza, Vincenzo Capellupo (Pd), Antonio Giglio e Roberto Guerriero (Psi), infatti, i 15mila euro necessari alla stampa e alla distribuzione del fascicolo dal titolo “Catanzaro, la città che cambia-risultati e obiettivi dell’amministrazione Abramo 2014-15”, sarebbero stati reperiti tra le poste di bilancio destinate al costituendo corpo volontario di Protezione civile, ideato qualche mese fa dalla stessa amministrazione.
I consiglieri allegano alla segnalazione, una ricostruzione completa di riferimenti a delibere comunali: «Il consiglio comunale di Catanzaro approva la delibera numero 178 del 28 novembre 2014, con oggetto “Variazioni al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2015. Servizi diversi”. Sostanzialmente, si propone al Consiglio, in ragione di una differenza positiva di 206.523 euro, di destinare 28.500 euro del totale per “esigenze rappresentate dall’Ufficio di gabinetto del sindaco”. Fu spiegato sia nella Conferenza, che in Aula, che tali fondi sarebbero stati destinati al gruppo di Protezione civile comunale. Naturalmente, tale indirizzo fu formalizzato per iscritto, con la relazione dettagliata del capo di Gabinetto del sindaco, titolata “Relazione tecnica esigenze Protezione civile”, allegata alla delibera, dove viene deliberato di utilizzare la somma per acquistare divise, guanti, picconi, elmetti, stivali, materiale informatico, pompe idrovore, ganci traino motoseghe decespugliatori, e materiale informativo a stampa per la popolazione, per un totale, appunto, di 28.500 euro. In quella seduta del Consiglio era stata utilizzata dal sindaco l’ondata emotiva dell’alluvione che aveva investito la città di Catanzaro pochi mesi prima, tanto da ottenere il voto unanime di tutto il Consiglio (maggioranza e opposizione)», spiegano Capellupo, Giglio e Guerriero in una nota inviata alla stampa.
E continuano: «Con la determina del capo Gabinetto del Comune di Catanzaro numero 4413 del 18 dicembre 2014, prende forma quello che definiamo, senza mezzi termini, un raggiro ai danni del consiglio comunale stesso, e della città: la stampa di una “pubblicazione speciale inerente l’attività istituzionale sin qui svolta”, che può essere finanziata, come spiegato nella determina, grazie alla delibera di Consiglio numero 178 del 28 novembre 2014, considerato che “esiste la disponibilità finanziaria di 15mila euro, compreso Iva, sufficiente per la realizzazione grafica – la stampa – la distribuzione della pubblicazione di che trattasi nonché per la stampa delle locandine inerenti il Crm».
Secondo, quindi, l’amministrazione, il «”materiale informativo a stampa per la popolazione” previsto per il gruppo di protezione civile, comprende anche la stampa di 35mila opuscoli di 40 pagine di pura propaganda del sindaco Abramo, inviati ai cittadini in questi giorni. Scriveremo alla Corte dei conti su quanto accaduto perché oltre agli evidenti elementi di irresponsabilità politica e assenza di etica, vengano a essere verificati eventuali profili di illegalità, distorsione della spesa pubblica e della corretta attività amministrativa».
Dall’ufficio del sindaco Abramo, almeno per ora, nessun commento o risposta alla dura presa di posizione del centrosinistra, mentre in città la notizia serpeggia velocemente con crescente vigore, sintomo che quella che appare essere l’ennesima beffa ai danni delle casse comunali forse non verrà digerita tanto facilmente e rischia di andare a intaccare la già debole tenuta di un sindaco che non incontra il consiglio comunale da ormai oltre due mesi.
LA REPLICA DEL COMUNE
«È totalmente falsa la tesi, sostenuta da alcuni consiglieri di opposizione, che lo “speciale” di metà mandato sia stato finanziato con fondi destinati alla Protezione Civile». È quanto sostiene, in una nota, l’amministrazione comunale di Catanzaro su quella che definiscono «l’ennesima campagna scandalistica». Secondo l’esecutivo Abramo, «i fondi utilizzati per la pubblicazione dello “speciale”, 15mila euro – esattamente la stessa somma spesa dall’amministrazione Olivo il 6 maggio 2011, pochi giorni prima delle elezioni, per stampare 20mila copie di una brochure per illustrate l’attività amministrativa – provengono da uno specifico capitolo di bilancio, n. 1940, destinato alla stampa del periodico “Catanzaro Notizie”». Una cifra si difendono da Palazzo De Nobili che «era stata richiesta correttamente, in vista della predisposizione della delibera di variazione di bilancio, dall’ufficio di gabinetto del sindaco, assieme a quelle destinate alla Protezione civile, per un importo complessivo di 28mila 500 euro. «In data 28 novembre 2014 – sostengono –, il consiglio comunale ha approvato, con deliberazione n. 178, la variazione di bilancio, assegnando all’ufficio di gabinetto la somma complessiva di 28mila500 euro sui competenti capitoli indicati nella nota 88583: capitolo 1940, stampa “Catanzaro Notizie” (15mila euro), capitolo 39720, acquisti protezione civile (9mila 500 euro), capitolo 39920, servizi e formazione protezione civile (4mila euro)». Da qui l’amministrazione Abramo conclude: nessuna somma è stata dirottata dalla protezione civile alla stampa degli opuscoli, come falsamente affermano alcuni consiglieri di opposizione.
Alessandro Tarantino
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