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Ancora fermi i lavori del Santuario di Sant'Umile di Bisignano

Quella chiesa potrebbe essere riaperta chissà tra quanti anni. Era il 14 febbraio 2010 quando una parte della collina sul retro del convento è scivolata a valle mettendo a rischio la stabilità e…

Pubblicato il: 12/03/2015 – 14:42
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Quella chiesa potrebbe essere riaperta chissà tra quanti anni. Era il 14 febbraio 2010 quando una parte della collina sul retro del convento è scivolata a valle mettendo a rischio la stabilità e la sicurezza del santuario di Sant’Umile da Bisignano. Da allora la chiesa è chiusa. Il Santuario è accessibile ai fedeli solo nella parte anteriore e del chiostro che ora ospita tutte le funzioni religiose. Sono passati ben cinque anni dal giorno in cui le istituzioni interessate e preposte decisero la chiusura del complesso monastico. A oggi, i lavori di messa in sicurezza della collina stendano a partire, mentre, per quanto concerne quelli del restauro degli interni della chiesa per opera della sovraintendenza ai beni culturali non vi è nessuna traccia.
Nonostante i proclami di un imminente inizio dei cantieri, anche di quelli concernenti il completamento di alcune opere già avviate intorno al Santuario, restano gli interrogativi su quando le ditte preposte inizieranno a lavorare al progetto di messa in sicurezza e di restauro della struttura conventuale.
Intanto, i fedeli stanno raccogliendo delle libere offerte, le quali serviranno a sostenere la causa di restauro del convento. In circa tre anni sono stati raccolti fondi per quasi novantamila euro, depositati e vincolati in un conto presso una banca locale.
La raccolta di offerte libere è tuttora aperta a chiunque volesse contribuire alla causa. Certo, sarebbe meglio iniziare celermente i lavori. Infatti, altri inutili ritardi, se da una parte produrrebbero altrettante libere offerte economiche da parte dei tantissimi devoti, dall’altra originerebbero il malcontento fra i cittadini, i quali vivono un grave disagio, non solo per quello che il Santuario della riforma rappresenta spiritualmente e culturalmente per i bisignanesi, ma perché con la canonizzazione del frate Umile da Bisignano, avvenuta a Roma il 19 maggio 2002, il luogo ha acquisito uno straordinario potenziale turistico religioso. Infatti, mantenerlo in una condizione di parziale fruibilità al pubblico e in mancanza di strutture idonee a ospitare i pellegrini, ha implicato negli anni una sostanziale perdita di ricchezza per l’intera comunità.

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