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Violentò una studentessa dell'Unical, condannato

COSENZA Avrebbe conosciuto una ragazza in un locale e avrebbe abusato di lei. Il gip del tribunale di Cosenza, Giuseppa Ferrucci, ha condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione Gaspare Bruni, giudic…

Pubblicato il: 15/04/2015 – 13:41
Violentò una studentessa dell'Unical, condannato

COSENZA Avrebbe conosciuto una ragazza in un locale e avrebbe abusato di lei. Il gip del tribunale di Cosenza, Giuseppa Ferrucci, ha condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione Gaspare Bruni, giudicato con il rito abbreviato. Il ventunenne è stato arrestato, lo scorso febbraio, dai carabinieri della Compagnia di Rende con l’accusa di essere l’autore di una violenza sessuale compiuta ai danni di una venticinquenne, studentessa dell’Università della Calabria. La ragazza aveva riferito agli investigatori di avere conosciuto il giovane in un locale e di avere trascorso la serata con lui. Alla fine della serata Bruni, assieme a un amico, l’aveva accompagnata a casa in auto, ma giunti davanti al palazzo – dove la giovane, del Catanzarese, abita per motivi di studio – sarebbe sceso dall’auto, l’avrebbe seguita dentro l’androne dell’edificio e l’avrebbe violentata.

Il giovane è figlio di Gianfranco, 52enne, detto “u tupinaro” e ritenuto affiliato al clan Lanzino, attualmente detenuto nel carcere di Oristano dove sta scontando una condanna all’ergastolo. A incastrare Gaspare Bruni sono state le telecamere di videosorveglianza del condominio. Il giovane, sentito nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha ammesso di aver conosciuto la ragazza e di averla accompagnata a casa ma di non aver assolutamente abusato di lei. Una versione diversa da quella sostenuta dall’accusa. Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso il giovane entrare nel portone del palazzo in cui risiede la ragazza e afferrarla per i capelli, cercando di abusare di lei. A riscontro delle immagini, anche il racconto di un altro ragazzo che era con i giovani e che ha riferito la sua versione dei fatti.
Il pm Domenico Assumma aveva chiesto quattro anni di carcere. Il gip ha concesso le attenuanti generiche.

 

Mirella Molinaro

m.molinaro@corrierecal.it

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