«Papasso chiarisca le sue intenzioni sulla statale 106»
LAMEZIA TERME I componenti dell’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”, dopo le dichiarazioni del sindaco di Cassano Jonio Gianni Papasso, che ha chiesto a Riccardo Nencini di interced…

LAMEZIA TERME I componenti dell’associazione “Basta vittime sulla strada statale 106”, dopo le dichiarazioni del sindaco di Cassano Jonio Gianni Papasso, che ha chiesto a Riccardo Nencini di intercedere con Delrio per ricevere i sindaci dei comuni interessati alla realizzazione dell’infrastruttura, affermano che «il primo cittadino di Cassano Jonio non può pretendere che la nostra associazione possa credere necessariamente al fatto che l’incontro riservato con il viceministro alle Infrastrutture Nencini sia avvenuto con il fine di chiedere al governo l’avvio urgente dei lavori per la Nuova statale 106 tra Sibari a Roseto».
«Perché, questo incontro, può essere avvenuto anche – proseguono – per chiedere a Nencini di accontentare qualche collega che ancora avanza pretese assurde. Chi può dirlo? Parole sono quelle del sindaco di Cassano Jonio e parole possono essere quelle della nostra associazione. Il primo cittadino di Cassano Jonio non può pretendere che la nostra associazione possa accettare che le sue parole abbiano più peso di una delibera che, invece, resta un atto, non parole, formale e istituzionale che ha certamente più valore e che a oggi non è stato compiuto dai sindaci dell’Alto Jonio che sul tema restano ancora in silenzio».
«La nostra sssociazione – continuano dal sodalizio – è fortemente delusa dal fatto che nell’incontro di domani tra Anas Spa, Regione e sindaci, compresi quelli anche quelli dell’Alto Jonio, si discuterà del Viadotto Italia e, forse, in modo assolutamente marginale, dell’avvio urgente del terzo Megalotto della statale 106, poiché quest’ultimo non è oggetto all’ordine del giorno. Rimaniamo quindi basiti dal governo regionale che, crollato il viadotto Italia e, quindi, appreso che in Calabria esiste solo una strada, si pone come unico problema all’ordine del giorno la risoluzione di questo problema e non, ancora prima, l’avvio urgente di una seconda strada che la Calabria aspetta da circa un secolo e che per ragioni squisitamente politiche non si vuole assolutamente avviare a compimento. Così come l’associazione resta basita dai sindaci dell’Alto Jonio che ritengono di poter “mettere a tacere” con parole quanti con grande senso di serietà e altrettanta determinazione sul tema accettano solo fatti. Ed è un fatto che a oggi, oltre alle parole, i sindaci dell’alto jonio non hanno prodotto niente. Compresa la delibera – concludono – che la nostra associazione ha chiesto loro».