CROTONE A Crotone è tempo di aut aut. Per il sindaco Peppino Vallone la misura è colma, a differenza dei serbatoi della città, sempre più vuoti a causa dell'”embargo” disposto dalla Sorical. Così il primo cittadino, questa mattina, è passato all’azione. E, con un’ordinanza, ha intimato alla società che gestisce le risorse idriche calabresi il «pieno ripristino», con decorrenza immediata, dell’erogazione dell’acqua su tutto il territorio comunale.
Un ultimatum in piena regola. In caso di ostruzionismo di Sorical, Vallone avverte di essere pronto a passare a metodi più spicci: entro 24 ore si darà infatti «esecuzione coattiva» al ripristino della regolare erogazione idropotabile a opera dell’ufficio comunale.
Nel documento c’è pure una prescrizione alla Soakro – la società che si occupa del servizio idrico integrato comunale – diffidata a porre in essere «tutti gli atti finalizzati a corrispondere almeno al pagamento di quanto convenuto in sede di accordo provvisorio e a definire con apposite convenzioni l’adempimento di quanto dovuto».
LA DECISIONE
La presa di posizione di Vallone arriva dopo settimane di battaglie burocratiche tra Sorical e la Società acque krotonesi. Prima la conferma della riduzione della fornitura a causa dei mancati pagamenti della Soakro, poi – a causa della stretta ai rubinetti che avrebbe portato a un approvvigionamento più basso di circa 50 litri al secondo – la chiusura alternativa delle zone servite dal serbatoio Vescovatello Alto.
infine disagi su disagi, come la mancanza d’acqua nel centro storico e nel rione Marina, senza contare i problemi dell’ospedale con i serbatoi semivuoti, dove – come riporta una nota dell’Asp – si corre il rischio di una «situazione emergenziale» legata ai problemi igienici.
Nelle scorse settimane la Provincia di Crotone ha provveduto a rinnovare l’intero cda sella Soakro, il cui nuovo presidente ha subito chiesto alla Sorical un incontro urgente che, a tutt’oggi, «non è avvenuto», ricorda Vallone.
Il vertice potrebbe svolgersi il prossimo 11 giugno, ma il sindaco non vuole più aspettare.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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