ROMA Nella Capitale è stata un’altra giornata di passione per i big del Pd calabrese. Al Nazareno, nella sede dei dem, sono sfilati i presidenti di giunta e consiglio regionale. Tonino Scalzo per un faccia a faccia con Lorenzo Guerini, Mario Oliverio invece per prendere parte a una riunione tra i governatori e lo stato maggiore del partito.
Per l’inquilino principale di Palazzo Campanella è stata l’occasione di chiarire meglio lo stato dell’arte, posto che in Calabria dopo il ciclone “Rimborsopoli” si attende di capire se si procederà a un azzeramento completo della giunta e dei vertici del Consiglio. «Si è trattato di un colloquio – fa sapere in una nota il portavoce di Scalzo – costruttivo, nel corso del quale il presidente Scalzo, nell’esaminare la difficile situazione che si è venuta a determinare in Calabria, ha espresso al vicesegretario del Pd la sua piena disponibilità politica a ricercare ogni più utile decisione al fine di favorire il rilancio dell’iniziativa politico-istituzionale calabrese. Durante l’incontro si è convenuto che la priorità politica, oggi, sia il varo della nuova giunta regionale, in linea con le esigenze di buon governo, innovazione, sviluppo socio-economico e riforma della politica, fortemente avvertite dai cittadini calabresi».
Fin qui l’ufficialità e il politichese della nota stringata. Che, tradotta, suonerebbe così: Scalzo, al Nazareno, ha voluto fornire un segnale di disponibilità e apertura, apprezzato da Roma, ma il partito nazionale non vuol far deragliare il confronto politico dal principale punto all’ordine del giorno: il varo della nuova giunta regionale. Oliverio, dal canto suo, va avanti e assicura che i tempi per l’annuncio della nuova giunta saranno rispettati. I nomi su cui il governatore vorrebbe puntare per aprire la “fase 2” sono sempre quelli dell’attuale dg della Regione Antonio Viscomi e dell’ex sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza. A fare loro compagnia potrebbe essere Maria Francesca Corigliano, che con Oliverio ha già condiviso un’importante esperienza di governo alla Provincia di Cosenza. Le buone intenzioni ci sono, adesso bisognerà vedere se Oliverio riuscirà a trasformarle in atti concreti. Già, perché le resistenze di Guccione e Ciconte (che legano la loro permanenza in giunta a quella di Scalzo al vertice del consiglio regionale) rischiano di complicare il delicato passaggio di rifondazione dell’esecutivo.
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