CATANZARO L’inserimento della norma sugli lsu-lpu nel maxi emendamento al decreto legge Enti locali «rappresenta un atto importante per i cinquemila lavoratori calabresi che vivono da anni una drammatica situazione di precarietà, soprattutto alla luce della battaglia di civiltà condotta in questi ultimi giorni». È quanto dichiarano, in una nota congiunta, i cinque segretari provinciali del Pd, Enzo Bruno (Catanzaro), Sebi Romeo (Reggio), Luigi Guglielmelli (Cosenza), Michele Mirabello (Vibo) e Arturo Crugliano Pantisano (Crotone).
«Una dignità professionale – continuano –, quella dei cinquemila precari che da decenni garantiscono lo svolgimento di servizi di pubblica utilità e attività essenziali nei Comuni dove sono impiegati, che è stata riconosciuta dal governo nazionale. L’individuazione della soluzione della gravosa vertenza, grazie all’inserimento al Senato nel maxiemendamento sugli Enti locali e l’impiego di 38 milioni di euro stanziati dalla Regione per la contrattualizzazione dei lavoratori interessati, rappresenta un segno di attenzione importante per la Calabria».
I segretari provinciali ringraziano il governatore Oliverio, il deputato e segretario regionale democratico Ernesto Magorno, la senatrice Doris Lo Moro, il sottosegretario Marco Minniti e tutti i parlamentari calabresi. Un ringraziamento «particolare» va al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Luca Lotti, «per la sensibilità rivolta alla problematica degli lpu-lsu e per l’attenzione che ancora una volta ha rivolto ai problemi della Calabria».
Una regione che «ha bisogno di certezze» e troppe volte «posta ai margini di ogni agenda politica».
«È inaccettabile – concludono – che i diritti acquisiti periodicamente vengano messi in discussione». I segretari colgono l’occasione per rivolgere «i più sentiti auguri di buon lavoro» al neo presidente del consiglio regionale, Nicola Irto.
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