Liquami in mare a Crotone, denunciati dipendenti della Soakro
CROTONE La Capitaneria di porto di Crotone ha segnalato alla Procura della Repubblica alcuni dipendenti della Soakro, la società responsabile del servizio idrico integrato, per alterazione ambientale…

CROTONE La Capitaneria di porto di Crotone ha segnalato alla Procura della Repubblica alcuni dipendenti della Soakro, la società responsabile del servizio idrico integrato, per alterazione ambientale, in relazione allo sversamento in mare di acque reflue non trattate provenienti dalla rete fognaria cittadina. Lo si è appreso nel corso della conferenza stampa con la quale il comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, Antonio Ranieri, ha presentato un primo resoconto delle attività svolte nell’ambito dell’operazione “Mare Sicuro”.
L’episodio dello sversamento, che risale all’8 agosto e ha scatenato il panico tra bagnanti e operatori turistici, preoccupati dalle conseguenze del fenomeno, si è verificato dopo che la rete fognaria è andata in tilt in seguito alla rottura di due pompe di sollevamento. Ma «l’emergenza è rientrata», dice all’Adnkronos il sindaco di Crotone, Peppino Vallone. «In questo momento, facendo i dovuti scongiuri, è tutto nella normalità – spiega il primo cittadino –. Il fenomeno è durato solo un giorno, i tecnici hanno effettuato tutti gli interventi straordinari lavorando soprattutto di notte e riportando la situazione nella norma». Il fenomeno, spiega il sindaco, «si è verificato a causa di due pompe di sollevamento che si erano bloccate. Ieri è stata bonificata l’area ma il monitoraggio prosegue 24 ore su 24: su ogni tombino ci sono dipendenti che garantiscono un monitoraggio preciso e puntuale, in particolare in questo periodo in cui c’è un aumento delle presenze». Al momento sul lungomare «non c’è nessun divieto di balneazione», rassicura Vallone. Tra oggi e domani sono attesi i risultati degli ultimi prelievi effettuati in mare dall’Arpacal.