Barillà, "Mariolino" e il poker a Villa Zerbi
Riceviamo e pubblichiamo: Con riferimento all’articolo pubblicato sul vostro sito online in data 11/08/2015, dal titolo “Quando Scopelliti sponsorizzava il poker di Mariolino”, rappresento qua…

Riceviamo e pubblichiamo:
Con riferimento all’articolo pubblicato sul vostro sito online in data 11/08/2015, dal titolo “Quando Scopelliti sponsorizzava il poker di Mariolino”, rappresento quanto segue:
L’As Reggio Poker (ormai sciolta e di cui io ero presidente) nel mese di dicembre dell’anno 2008 ha organizzato una manifestazione di poker sportivo presso i saloni di villa Genoese Zerbi a Reggio Calabria. La manifestazione, che ha riscosso un notevole successo, ha registrato la presenza di centinaia di partecipanti provenienti dall’Italia e dall’estero.
Tengo, pertanto, a precisare che, in relazione al citato articolo, l’organizzazione è stata curata esclusivamente dall’associazione Reggio poker, alla quale l’amministrazione comunale dell’epoca ha concesso l’autorizzazione all’uso dei locali di villa Genoese Zerbi. Rappresento, infine, come il signor Mario Gennaro abbia sponsorizzato l’evento per il tramite di una sua società, offrendo esclusivamente servizi e non contributi in denaro, unitamente ad altre numerose società e aziende che hanno supportato l’associazione per la riuscita dell’evento.
Natale Barillà
Prendiamo atto della precisazione del signor Barillà e ricordiamo che era all’epoca presidente del comitato provinciale dell’Asi, nella medesima carica poi riconfermato nel quinquennio successivo. Quanto invece al ruolo di Mario Gennaro, per i magistrati uomo dei Tegano nel mondo del gioco on line, è uno dei principali indagati del procedimento Gambling a spiegarlo in dettaglio: «Nel frattempo il Gennaro, prima di andare a Padova, aveva sponsorizzato assieme al Comune di Reggio Calabria un evento che si tenne a Villa Zerbi, dove c’era un doppio sponsor, Comune di Reggio Calabria, con sindaco Giuseppe Scopelliti, Goldbet Poker di Mario Gennaro, che sponsorizzavano questo torneo di poker che era stato pubblicizzato dentro la villa Zerbi, organizzato dalla associazione di Natale Barillà, perché nel frattempo il Barillà aveva formato una sua associazione che si chiamava Reggio Poker». L’indagato, sul cui nome c’è il massimo riserbo, afferma di esserne a conoscenza perché intimo dello stesso Barillà. (ac)