ROMA Quasi la metà dei minori stranieri non accompagnati presenti in Sicilia risulta irreperibile e si può immaginare che costituisca un bacino di giovani leve molto ambito dalla criminalità organizzata: il dato emerge dal Rapporto Italia 2016 di Eurispes. La Sicilia è la regione italiana dove il fenomeno degli arrivi di minori stranieri soli è stato maggiormente frequente: il 34,1% degli sbarchi di questi bambini e ragazzini ha interessato l’isola, seguita dalla Calabria con il 9,7%. Ne consegue che la maggior parte di questi piccoli migranti si concentri proprio in Sicilia, dove l’anno scorso, secondo Eurispes, erano presenti 3.878 minori stranieri non accompagnati, 1.734 dei quali dopo la registrazione e la ripartizione nei centri di accoglienza regionali si sono resi irreperibili.
Il fenomeno, eclatante in Sicilia, è comunque attivo anche in altre regioni: in Puglia su 877 minori registrati quelli irreperibili sono 150, mentre per la Lombardia la proporzione e’ di 760 a 121. Sotto quota cento i valori registrati per il Lazio, con 94 scomparsi su 522 e l’Emilia Romagna con 45 mancanti su 466 registrazioni. Discorso a parte per la Calabria, che su un ridotto numero di presenze, 441, conta più della metà di dispersi, 255.
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