Delitto Morello, presunto killer a processo con l'abbreviato

CATANZARO È stato ammesso il rito abbreviato per il procedimento a carico di Marcello Amato, il 40enne arrestato il 6 novembre 2014 con l’accusa di avere ucciso Alessandro Morello, 33 anni, nel quartiere Santa Maria di Catanzaro. Amato, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Gregorio Viscomi, è accusato di omicidio aggravato da futili motivi e dalla premeditazione. Fu la vittima, attinta da colpi d’arma da fuoco al torace, a fare il nome “Marcello” poco prima di morire. In casa di Amato i carabinieri sequestrarono tre pistole.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti la vittima, di origine rom, si trovava a bordo dell sua Bmw quando venne fermata da qualcuno che conosceva. Scesa dall’auto ha avuto un diverbio in seguito al quale è stato raggiunto da colpi di pistola al torace e all’addome. È stato il nome che ha sussurrato prima di morire che ha condotto gli investigatori da Amato. Qualche mese dopo l’arresto, il 40enne fornì una propria versione dei fatti agli inquirenti. Secondo gli inquirenti, la lite tra Amato e Morello sarebbe nata per contrasti interni alla criminalità locale.
Nel corso dell’udienza preliminare di lunedì sono state ammesse 14 parti civili, tutti parenti della vittima, assistite dagli avvocati Piero Chiodo, Sergio Lucisano, Anthony Vero, Maurizio Costanzo Corrado, Vittorio Ranieri, Nunzio Sigillò, Antonio Maida, Giuseppe Saladino, Francesco Saladino e Giuseppe Trivolo. L’abbreviato avrà inizio il prossimo 21 marzo.

ale. tru.