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Cardiochirurgia a Catanzaro, Scura: «Tutto in regola»

CATANZARO Sembrano diradarsi le nubi attorno alla Cardiochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro, la struttura su cui da tempo il Movimento 5 Stelle, attraverso i deputati Dalila Nes…

Pubblicato il: 09/02/2016 – 13:48
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Cardiochirurgia a Catanzaro, Scura: «Tutto in regola»

CATANZARO Sembrano diradarsi le nubi attorno alla Cardiochirurgia del Policlinico universitario di Catanzaro, la struttura su cui da tempo il Movimento 5 Stelle, attraverso i deputati Dalila Nesci e Paolo Parentela, ha puntato i riflettori parlando di gravi rischi per la salute dei cittadini che si rivolgono all’unità operativa diretta da Pasquale Mastroroberto.
A fare chiarezza sulle questioni sollevate dai parlamentari pentastellati è stato il commissario ad acta per il Piano di rientro Massimo Scura, che stamattina ha incontrato il commissario dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Perri, il direttore generale del dipartimento regionale Tutela della Salute Riccardo Fatarella e il direttore generale dell’azienda sanitaria universitaria “Mater Domini” Antonio Belcastro.
Due i filoni di cui si è discusso nel corso della riunione. Il primo relativo alla qualità del servizio offerto dall’unità operativa e quindi alla sicurezza per i pazienti. Sul punto, Scura è stato categorico: «Non ci sono rischi di nessun tipo per la salute dei calabresi e lo sottolineo con forza, anzi invito i cittadini a utilizzare la struttura per com’è stato finora. Del resto i dati sugli esiti sono migliori di molte altre cardiochirurgie», ha spiegato.
Quanto agli aspetti amministrativi, lo stesso commissario ha spiegato che «è emerso in modo inequivocabile che tutta la procedura attivata è illegittima. Trattandosi della verifica sulla permanenza dei requisiti già stabiliti precedentemente, doveva essere l’Asp di Catanzaro a effettuare il sopralluogo che sarebbe servito non a dichiarare o meno l’accreditamento, ma a definire gli eventuali accorgimenti da adottare per poterla rendere migliore. È stato invece attivato un percorso assolutamente sbagliato in cui i vari personaggi hanno assunto atteggiamenti altrettanto sbagliati spesso in contrasto con il buon senso e con quella che dovrebbe essere l’attività dirigenziale. Eppure dal punto di vista sostanziale la cardiochirurgia è perfettamente in regola secondo le strutture e i requisiti tecnico-operativi».

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I rilievi mossi dai parlamentari del Movimento insistevano poi su alcuni requisiti fondamentali di cui la Cardiochirurgia del policlinico sarebbe invece priva. Anche su questi aspetti, Scura ha chiarito: «Non è scritto da nessuna parte che i posti letto di terapia intensiva debbano essere separati dagli altri, tuttavia, per rispondere anche a questa richiesta che è del tutto interpretativa della normativa da parte della commissione, i posti letto sono stati separati. Le sale operatorie sono due e quindi anche questi requisiti sono stati rispettati».
In conclusione, dopo un appello ai calabresi a fidarsi dell’unità operativa di cardiochirurgia dell’azienda “Mater domini”, Scura non ha persi l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «A me sembra che ci sia stato un grande protagonismo rispetto alla sostanza creando un danno evidente alla cardiochirurgia del policlinico e a tutta la sanità calabrese. Di questo, qualcuno dovrà rispondere».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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