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Il 3 maggio sarà sciopero dei dipendenti pubblici

CATANZARO Il prossimo 3 maggio i dipendenti della pubblica amministrazione calabrese sciopereranno. Si è infatti concluso con un nulla di fatto il tentativo di conciliazione tra sindacati e rappres…

Pubblicato il: 12/04/2016 – 15:46
Il 3 maggio sarà sciopero dei dipendenti pubblici

CATANZARO Il prossimo 3 maggio i dipendenti della pubblica amministrazione calabrese sciopereranno. Si è infatti concluso con un nulla di fatto il tentativo di conciliazione tra sindacati e rappresentanti istituzionali tenutosi stamani presso la prefettura di Catanzaro e coordinato dal prefetto Luisa Latella.
Da un lato Cgil, Cisl e Uil, dall’altro il solo Massimo Scura, commissario ad acta per il piano di rientro sanitario, unico rappresentante istituzionale a presentarsi all’incontro convocato dal prefetto per scongiurare lo sciopero che i sindacati avevano annunciato una settimana fa. Assenti, dunque, il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio (ed eventuali sostituti), Anci e Unione delle Province Italiane.
«Un fatto storico in regione per i lavoratori del pubblico impiego», così i segretari regionali della funzione pubblica dei sindacati confederali hanno definito il primo sciopero dei lavoratori del comparto pubblico in Calabria, sciopero che si terrà in concomitanza con il resto del Paese. Si legge infatti in una nota congiunta dei sindacati inviata alla stampa: «Sarà la prima volta che i dipendenti pubblici, della sanità privata e i precari da ogni angolo della Calabria, raggiungeranno il capoluogo per protestare e a gran voce contro politiche, locali e nazionali, che stanno affossando il pubblico impiego, dalla sanità ai servizi, rendendo sempre di più precario il lavoro, con i ricadute negative e a macchia d’olio sui servizi e sulla vita di ogni cittadino calabrese».
Le ragioni della mobilitazione risiedono – prosegue la nota dei sindacati – nella legge Madia che «ridurrà la presenza dello Stato e del sistema degli enti territoriali, mettendo a rischio uffici di Prefetture, Camere di commercio, Inps, Inail, ministero del Lavoro, società partecipate, Corpo forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, con conseguenti riduzioni di servizi ai cittadini e alle imprese».
Lo sciopero sarà poi incentrato anche sul mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro nel pubblico impiego, atteso dai lavoratori pubblici dal 2009.
Quanto al comparto sanità, nonostante la presenza di Scura, non si è comunque arrivati ad un accordo. I sindacati parlano di un settore in cui «in Calabria, si sono perse migliaia di posti di lavoro a causa del turnover, posti che non sono, ad oggi, stati reintrodotti – attaccano Alfredo Iorno (Fp-Cgil) e Antonio Bevacqua (Cisl-Fp) – Le risposte di Scura sono state non credibili, per questo andremo allo sciopero perché sulle questioni del personale è stato evanescente».
Dal canto suo, Scura, ha spiegato le sue ragioni: «Quanto stiamo facendo nell’ambito del settore pubblico e di quello privato, stiamo procedendo ad un confronto che continua ad andare avanti. In Calabria ci sono oltre 21mila addetto: certo, ne mancano, soprattutto dopo l’incremento dei posti letto contenuto nella nuova rete ospedaliera, ma stiamo lavorando per aumentare il numero degli addetti sulla base delle necessità e anche grazie ai risparmi che stanno facendo le aziende. Intanto potremo utilizzare dei modelli di flessibilità per assumere entro ottobre del personale che possa coprire i ruoli scoperti».
Dei 110mila lavoratori del settore pubblico in Calabria, i sindacati auspicano una presenza – nella manifestazione di piazza Prefettura a Catanzaro prevista per il prossimo 3 maggio – ci circa 5mila lavoratori.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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