Ultimo aggiornamento alle 17:36
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

SEQUESTRO A3 | I nomi degli indagati

VIBO VALENTIA Quel tratto dell’autostrada ricadeva in una zona ad altissimo rischio idrogeologico, eppure nessuno ha pensato di portare le carte all’Autorità di bacino della Regione Calabria. È anc…

Pubblicato il: 11/05/2016 – 20:55
SEQUESTRO A3 | I nomi degli indagati

VIBO VALENTIA Quel tratto dell’autostrada ricadeva in una zona ad altissimo rischio idrogeologico, eppure nessuno ha pensato di portare le carte all’Autorità di bacino della Regione Calabria. È anche per questo che la Guardia di finanza di Vibo Valentia ha sequestrato il Tronco 3-Tratto II, Lotto III dell’autostrada A/3 (Salerno/Reggio Calabria) tra gli svincoli di Mileto e Rosarno per un tratto di circa 8 chilometri e mezzo. E anche un tratto della strada Provinciale 58, in corrispondenza del viadotto sul fiume Mesima e di una strada interpoderale asservita ad un cantiere. La Procura di Vibo Valentia contesta a vari indagati il reato di disastro doloso, concessione di lavori in sub appalto senza la prescritta autorizzazione della Stazione appaltante, truffa aggravata, indebita percezione di pagamenti per smaltimento di rifiuti di lavorazione, falsa documentazione, falso materiale ed ideologico commessi nella redazione della contabilità lavori.

GLI INDAGATI Sono 21 le persone indagate nell’inchiesta della Procura di Vibo Valentia che ha portato al sequestro del tratto dell’Autostrada Salerno – Reggio Calabria compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno. Tra le persone coinvolte nell’indagine ci sono dipendenti e dirigenti dell’Anas, i progettisti dell’opera, i responsabili della sicurezza in fase di progettazione e degli aspetti geologici, il direttore dei lavori ed il legale rappresentante della societa’ che ha realizzato l’opera. Nell’inchiesta si ipotizzano i reati di disastro doloso, falso ideologico e materiale in relazione alla concessione di lavori in sub appalto senza la prescritta autorizzazione da parte della Stazione appaltante e truffa aggravata ai danni di ente pubblico in relazione all’indebita percezione di pagamenti per smaltimento di rifiuti di lavorazione, attestato mediante falsa documentazione. Fra gli indagati ci sono i progettisti Marco Angelo Bosio, Maurizio Aramini, Gianfranco Vasselli, Angelo Dandini, Fabrizio Tragna, Settimio Branchi. Poi compare il responsabile degli aspetti geologici Giovanni Parlato assieme a Consolato Cutrupi, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e responsabile del procedimento per il completamento dei lavori sul tronco 3. Tutti – a partire dai progettisti – secondo la Procura «omettevano di sottoporre il progetto (…) al parere dell’Autorità di bacino della Regione Calabria, vista l’interferenza del nuovo tracciato autostradale con il fiume Mesina tra gli svincoli di Mileto e Rosarno». In quella zona, i dati disponibili documentavano «l’esistenza del grado di rischio massimo R4», eppure nessuno ha pensato di fermarsi.
Tra gli indagati ci sono anche Giovanni Fiordaliso, direttore dei lavori, Vincenzo Musarra, legale rappresentante e direttore tecnico della Cavalleri, Gregorio Cavalleri, titolare della stessa ditta, Francesco Caruso, dipendente dell’Anas e direttore dei lavori nel tratto sotto inchiesta, Antonio Pio Cannatà, dipendente Anas e direttore operativo dello stesso cantiere, Pietro Lo Faro, che sempre per l’Anas si occupava di coordinare la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori, il direttore del cantiere di ammodernamento del viadotto, Paolo Francesco Campanella. E poi la responsabile amministrativa Carla Rota e i contabili della Cavalleri, Marcello Ranalli e Dino Leporini, il direttore operativo contabile Anas, Salvatore Bruni, la legale rappresentante della ditta M.service, Maria Stella Orecchio, e Alessandro Rossi, investigatore privato assoldato dal titolare della ditta Cavalleri.

SPAGNUOLO: INDAGINI SENZA SOSTA «La Procura della Repubblica di Vibo Valentia sta lavorando senza sosta. Le indagini sulla vicenda che ha portato al sequestro del tratto dell’autostrada A3 vanno avanti». Lo ha detto il Procuratore di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, circa l’indagine condotta dalla Guardia di finanza che ha portato al sequestro del tratto dell’autostrada A3 compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno. «La Procura – ha aggiunto – sta approfondendo in primo luogo i profili relativi alla sicurezza dei cittadini che attraversano l’opera e poi sulle somme in più percepite da questa ditta coinvolta». 

TRATTO DELL’A3 RESTA APERTO Nonostante il sequestro disposto dalla Procura di Vibo Valentia ed eseguito dalla Guardia di finanza il tratto di circa otto chilometri dell’Autostrada Salerno – Reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Mileto e Rosarno, restera’ aperto al traffico. Non sarà transitabile, invece, il tratto della strada Provinciale 58, in corrispondenza del viadotto sul fiume Mesima. Anche quest’ultima infrastruttura rientra nel provvedimento di sequestro emesso dalla Procura di Vibo Valentia.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x