COSENZA «Un polo dell’innovazione nel centro storico di Cosenza. Non possiamo essere competitivi sul costo del lavoro e sui settori tradizionali dell’economia. Ma possiamo essere al passo con le migliori realtà economiche che fanno del digitale e delll’innovazione un punto di forza. Cosenza ha, grazie alla sua università e ai talenti che sforna, e grazie al grande numero di creativi, un serbatoio di intelligenze che aspettano risposte concrete. E non chiedono la luna, ma solo posti e condizioni favorevoli per trovare la loro strada. Da una parte sviluppo economico, dall’altra democrazia partecipata grazie al digitale. Le nuove tecnologie consentiranno a tutti i nostri cittadini di controllare la nostra attività amministrativa da casa. Questa è trasparenza».
È quanto ha affermato il candidato a sindaco di Alleanza civica progressista, Carlo Guccione, al ridotto del Rendano, durante un incontro pubblico alla presenza del sottosegretario alle Telecomunicazioni e all’Innovazione tecnologica, Antonello Giacomelli. Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio; Stefania Covello, parlamentare che fa parte della segreteria nazionale del Pd e il consigliere regionale Mimmo Bevacqua.
«Non sono – ha detto Giacomelli – un nativo digitale. Ma internet e la rete stanno cambiando le nostre vite. Nei posti evoluti del mondo parlano di Giga. C’è un senso politico nella banda larga, come dice Carlo. Una chiave politica per colmare le differenze. Il governo ha deciso di portare la Banda larga ovunque, partendo dal Sud. E Cosenza è una città di eccellenze digitali. Lo sappiamo bene e lo sanno le multinazionali del settore. C’è una potenzialità straordinaria di Cosenza nelle tecnologie innovative. Sono qui per condividere con Carlo questa sfida. Gli impegni che prende Carlo sono gli impegni che noi prendiamo. Tornerò quando lui sarà sindaco».
IL REDDITO D’INCLUSIONE La giornata d’incontri di Carlo Guccione ha toccato anche i temi del lavoro e del sostegno alle fasce più deboli, nel corso di un incontro con il segretario regionale della Uil Roberto Castagna. «Stiamo studiando una misura di reddito minimo – ha detto Guccione –; anche un reddito di inclusione urbano che possa sostenere chi ha perso il lavoro, chi è fuori dagli ammortizzatori sociali, chi non ha un’occupazione. Ma non è una forma di assistenzialismo. Chi accede al reddito minimo deve rendersi utile alla comunità».
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