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«Nella parentopoli del Savuto c'è pure l'opposizione»

Riceviamo e pubblichiamo Caro direttore,Le scrivo relativamente alle considerazioni ed ai numeri contenuti nell’articolo dedicato alla Rsa “San Carlo Borromeo” di Panettieri e ad una presunta …

Pubblicato il: 24/06/2016 – 19:48
«Nella parentopoli del Savuto c'è pure l'opposizione»

Riceviamo e pubblichiamo

Caro direttore,
Le scrivo relativamente alle considerazioni ed ai numeri contenuti nell’articolo dedicato alla Rsa “San Carlo Borromeo” di Panettieri e ad una presunta parentopoli sanitaria nel Savuto; sono da sempre convinto – e lo rimango – che la funzione della stampa, ed in particolare del suo autorevole giornale, sia quella di dare notizie e di verificare puntualmente l’operato di chi ha ruoli e responsabilità pubbliche. A tal punto convinto che sono certo di trovare riscontro ed attenzione per questo mio intervento che vuole essere un utile e decisivo contributo per chiarire i contorni di una vicenda i cui numeri non sono, tuttavia, quelli indicati.
Partirei dal mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti; corrisponde al vero solo il suo ammontare e cioè 380mila euro; il tasso che ci è stato applicato è del 3,67%, le rate non ammontano a 60mila euro annue ma a 13.492,37 euro ogni sei mesi. Abbiamo già restituito 137mila euro circa e rimane un debito di 246.426 euro, con una somma ben lontana dai 539mila euro indicati nell’articolo.
Seconda questione, il ruolo della Ifit Srl, società che doveva realizzare il parco eolico “Savuto” e che non ha mai visto la luce; è vero che il Comune di Panettieri ha ricevuto – una tantum, secondo convenzione e in conformità alla legge – un contributo ma in questo caso la cifra indicata è per difetto, il Comune ha infatti ricevuto una cifra pari a 210mila euro, dei quali solo 60mila impiegati per completare i lavori alla struttura della Rsa.
La terza questione riguarda le difficoltà nella gestione della Rsa “San Carlo Borromeo”; l’avvio ed il percorso sono stati accidentati per varie ragioni, modifiche normative che hanno imposto adeguamenti, ritardi e modifiche nella procedura di accreditamento, ritardi nei pagamenti corrisposti dalla Regione Calabria. Tutto ciò ha determinato due controversie con il Comune di Panettieri, già positivamente definite. Aggiungo per completezza che il contratto di gestione ha durata di nove anni e scadenza al 31 dicembre 2016; entro il 15 giugno – cosi come da convenzione – la società ci ha comunicato di non poter proseguire alle condizioni attuali e sono già operativi due tavoli di confronto con il Comune e con i dipendenti che hanno ben compreso le difficoltà e non sono in contrapposizione con la società ma anzi stanno fornendo suggerimenti e contributi per poter proseguire il loro percorso occupazionale. Alla fine – e volutamente – la questione della “presunta parentopoli”.
Corrisponde al vero quanto affermato nell’articolo e che cioè tra i dipendenti della struttura figurano parenti e/o affini della giunta e della maggioranza comunale; manca tuttavia un elemento decisivo e che cioè tra gli assunti vi sono – ed in buon numero – parenti e/o affini di consiglieri dell’opposizione. Panettieri è un comune che ha 351 abitanti e 21 dipendenti equivalgono di fatto ad avere uno o più assunti per nucleo familiare; d’altro canto – e la rivendico – l’idea di riconvertire una struttura pubblica per dare vita ad una Rsa è nata proprio con questa volontà: generare possibilità di lavoro in un contesto territoriale ed economico particolarmente difficile.
L’ultima considerazione riguarda la gestione delle casse comunali; oggi noi abbiamo un avanzo di amministrazione pari a 333.117,40 euro e – cosa di non poco conto per un Paese di 351 abitanti e per chi conosce le dinamiche amministrative attuali – non abbiamo mai, e dico mai, fatto ricorso ad anticipazioni di cassa. Cosi come non abbiamo mai avuto alcun richiamo dalla Corte dei Conti. Nel governare il comune ci abbiamo messo tanta passione, a volte troppa e pagandone – in qualche spiacevole circostanza – le conseguenze; ma rimaniamo qui convinti del fatto che queste aree interne possano avere un destino diverso.
La ringrazio per lo spazio che vorrà concedermi e lungi dal voler essere una “captatio benevolentiae” la ringrazio anche dell’occasione datami per chiarire aspetti e circostanze di una scelta amministrativa.

Salvatore Parrotta
Sindaco di Panettieri

Accogliamo la precisazione del sindaco Parrotta. La cifra di 539mila euro a cui abbiamo fatto riferimento non è ciò che il Comune deve ancora restituire ma l’entità totale del mutuo contratto, inclusi gli interessi. Infine non abbiamo mai parlato di “richiamo” della Corte dei conti ma di una deliberazione della magistratura contabile alla quale il Comune ha risposto anche facendo riferimento alla Rsa. (ale.tru.)

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