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Padre Fedele, l'associazione antiviolenza contro la sua nomina: «Scelta pericolosa»

COSENZA «Premiare l’ex frate francescano, che la Chiesa in ragioni dei gravi fatti che lo hanno coinvolto, ha sospeso a divinis, con un ruolo istituzionale di rappresentanza sociale, è azione po…

Pubblicato il: 05/07/2016 – 12:04
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Padre Fedele, l'associazione antiviolenza contro la sua nomina: «Scelta pericolosa»

COSENZA «Premiare l’ex frate francescano, che la Chiesa in ragioni dei gravi fatti che lo hanno coinvolto, ha sospeso a divinis, con un ruolo istituzionale di rappresentanza sociale, è azione politica del tutto inopportuna, tanto quanto l’accoglierla da parte di un uomo che il rigore dell’ordine cui dovrebbe appartenere suggerirebbe semmai il rifiuto e il silenzio». È quanto si afferma in una lettera che la presidente e il direttivo di Differenza donna Ongd, associazione contro la violenza alle donne, ha inviato al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto in relazione alla nomina ad assessore di padre Fedele Bisceglia.
«Apprendiamo la notizia – è scritto nella lettera – che Fedele Bisceglia, condannato in primo grado nel 2011 a nove anni e tre mesi per lo stupro di una suora, dopo l’assoluzione nel secondo processo d’appello dalla Corte di Catanzaro del 9 giugno 2015, confermata dalla Cassazione il 9 giugno 2016, è stato chiamato dal sindaco di Cosenza Mario Occhiuto a far parte della sua giunta, in qualità di assessore al “contrasto alle povertà, al disagio, alla miseria umana e materiale, al pregiudizio razziale e religioso, alla discriminazione sociale; ambasciatore degli invisibili e degli ultimi”. Lo scandalo di violenza sessuale che lo ha coinvolto con una pesante accusa, la testimonianza di tante donne che hanno subito violenze all’interno della struttura da lui diretta, una serie di ingombranti intercettazioni a dir poco compromettenti, tutto ciò oggi non risulta meno grave. Nell’evidenziare come la mancanza di scelta etica non si addica alla dimensione istituzionale e di governo, esprimiamo al sindaco tutta la nostra contrarietà e anzi la condanna di un gesto tanto grave. Pericoloso a livello simbolico come fattuale». 

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