LAMEZIA TERME Una domanda: il 22 dicembre, quando il premier Matteo Renzi e il ministro Graziano Delrio si infileranno in auto a Salerno per arrivare a Reggio Calabria, qualcuno li informerà che l’autostrada A3, pur essendo stata messa a nuovo, conta ancora tratti per 58 chilometri non interessati dagli interventi radicali di ammodernamento? Su questi segmenti il governo, per esempio, ha deciso di rinunciare a costruire la corsia di emergenza. Si procederà soltanto con interventi diffusi per un miliardo di euro (inizialmente, basta consultare l’allegato Infrastrutture 2015, dovevano essere tre) di spesa in cinque anni: rifacimento della pavimentazione e dei guardrail, restauro dei calcestruzzi, risanamento dei viadotti, adeguamento delle gallerie, incremento delle piazzole di sosta (al posto della corsia di emergenza), illuminazione degli svincoli. Con un’aggiunta extra: una nuova corsia di salita per i mezzi pesanti tra Cosenza e Altilia. Tutti gli altri interventi previsti nella legge di Stabilità 2014 sono stati cancellati o radicalmente modificati.
Una seconda domanda: i consiglieri regionali e il governatore Mario Oliverio ricordano di avere approvato all’unanimità – esclusi i rappresentanti di Forza Italia –, lo scorso gennaio, una mozione attraverso cui si invitava il ministro delle Infrastrutture «a trovare le opportune soluzioni per il completamento definitivo e integrale della più grande e strategica infrastruttura viaria che collega il Sud con il resto del Paese»? Un appello accorato, seguito da considerazioni politiche molto dure: «È inconcepibile che per costruire un’autostrada che, peraltro, l’Unione europea non considera neanche tale, poiché manca del requisito delle quattro corsie e non solo di quella di emergenza (laddove venisse costruita), si impieghino più di anni di quanti ne sono serviti per costruire le piramidi in Egitto».
L’elenco dei tratti dimenticati dagli interventi strutturali riguarda i tre tronchi Morano Calabro–Firmo (21,5 km, l’ex macrolotto 3.4), Cosenza–Altilia (26,3 km articolati in origine nei tre macrolotti 4.1, 4.2.1 e 4.2.2) e infine Pizzo Calabro–S. Onofrio (10,8 km). Il totale fa oltre 58 chilometri.
Ma tant’è. Entro il 22 dicembre dovrebbero chiudere i cantieri sull’ultimo lotto con ammodernamento più profondo, i 20,5 km del macrolotto 3.2 tra Laino Borgo e Campotenese. Il viaggio sull’A3 può iniziare. Quello sul Ponte sullo Stretto arriverà pure. In fondo, quali controindicazioni ci sono a essere così ottimisti?
an. ri.
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