«Il taglio del Pac è precedente alle regionali 2014»

«In relazione all’articolo pubblicato in data odierna sul Corriere della Calabria, a firma di Pablo Patrasso, al fine di garantire una corretta informazione, preme precisare che le risorse decurtate alla Regione Calabria sono riferibili al periodo antecedente le elezioni regionali del 2014».
È quanto afferma l’Ufficio di Presidenza della Regione, in una nota diffusa dall’Ufficio Stampa della Giunta.
«Infatti – prosegue la nota – , si fa riferimento ai commi 122 e 123 dell’art.1 della Legge di Stabilità 2015 approvata dal Parlamento nel 2014. che prescrive l’utilizzo di una parte delle risorse del Piano di Azione Coesione in favore degli sgravi contributivi per assunzioni a tempo indeterminato. Una determinazione del Parlamento, maturata prima dell’insediamento della giunta Oliverio e sulla quale lo stesso Presidente è più volte intervenuto.
Detta decisione è stata contestata dalle Regioni anche attraverso il ricorso alla Corte Costituzionale. In particolare si contestava la retroattività della norma che introduceva un sistema di sanzioni, legato al livello degli impegni delle risorse, su uno strumento, il Pac, in origine non soggetto a regole in merito alla tempistica sull’utilizzo delle risorse.
L’applicazione della norma, finalizzata a dare impulso al sistema produttivo nazionale, ha pertanto introdotto regole e procedure nuove sui sistemi di gestione originariamente concordati. Va rilevato, del resto, che il taglio è stato operato su tutte le risorse Pac assegnate alle Regioni (in prevalenza del Mezzogiorno) con quote consistenti per ciascuna amministrazione.
Per quanto riguarda l’interrogazione dell’onorevole Guccione, alla quale (contrariamente a quanto si legge nell’articolo) è stata data risposta, va, altresì, rilevato che il tema posto non riguardava l’applicazione dei commi 122 e 123 della Legge di Stabilità 2015, ma la legge di stabilità dell’anno successivo, che prevedeva un medesimo meccanismo sulle risorse non impegnate al 31 dicembre 2015. In questo caso la Regione non ha subito alcun taglio avendo rispettato i criteri, previsti questa volta con largo anticipo.
Tali argomenti sono noti da parecchio tempo, emersi diverse volte nel dibattito anche nella stampa nazionale, e oggetto di interventi in consiglio regionale da parte del presidente Oliverio.
Non è un caso che proprio al fine di evitare il ripetersi delle esperienze negative del passato, la Giunta Regionale guidata dal Presidente Oliverio, ha prestato grande attenzione al recupero della gran parte delle somme della Programmazione 2007/2013 e ha disposto la definizione di strumenti di rafforzamento della struttura organizzativa e della governance preposta alla realizzazione dei programmi di investimento.
In tal senso sono stati realizzati significativi risultati, ed è stata recuperata la necessaria credibilità con le istituzioni europei e nazionali».

L’Ufficio di Presidenza della giunta regionale tiene a sottolineare l’estraneità dell’esecutivo Oliverio rispetto alla decurtazione dei fondi. Anche se, per la verità, non era stato avanzato alcun accostamento. Gli argomenti, poi, saranno pure «noti da parecchio tempo», però nei comunicati ufficiali legati alla rimodulazione del Pac, accanto all’annuncio dei nuovi progetti non abbiamo trovato traccia del taglio monstre di risorse. Ci sembrava giusto quantificarlo: sono 364 milioni in meno per i calabresi. Che si “colorino” di centrodestra o di centrosinistra è un’informazione utile ai partiti. Un po’ meno ai cittadini, che hanno visto evaporare risorse nel corso di governi regionali di ogni orientamento politico. (ppp)