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Sanità, Livelli di assistenza in crescita

ROMA Dalla sanità calabrese emergono (finalmente) buone pratiche. Ma nel passato più o meno recente delle Asp si nascondono anche “buchi” pericolosi. L’ultima riunione del tavolo Adduce è servita a…

Pubblicato il: 24/11/2016 – 15:23
Sanità, Livelli di assistenza in crescita

ROMA Dalla sanità calabrese emergono (finalmente) buone pratiche. Ma nel passato più o meno recente delle Asp si nascondono anche “buchi” pericolosi. L’ultima riunione del tavolo Adduce è servita a mettere in evidenza entrambi gli aspetti. Il “sì” dei tecnici del ministero ai decreti con i quali sono state ridisegnate la rete ospedaliera e quella dell’emergenza-urgenza si accompagna a un nuovo compito assegnato ai commissari Massimo Scura e Andrea Urbani. Ai due è stato chiesto di intervenire, anche attivando i poteri sostitutivi sugli uffici legali delle Asp di Cosenza e Reggio Calabria. Messa così suona come un semplice provvedimento burocratico. Dietro la decisione dei ministeri dell’Economia e della Salute, invece, ci nasconde in un caso un nuovo potenziale scandalo, nell’altro la prosecuzione di un’inchiesta che ha già fatto molto rumore.
Il caso dei pagamenti non dovuti e delle doppie fatture ha già generato scossoni pesanti nella sanità reggina. Bene – anzi, male –, la stessa cosa potrebbe essere accaduta anche nell’Asp di Cosenza. Il lavoro di ricognizione è iniziato da poco. Ma secondo quanto è stato possibile apprendere, gli uomini della Guardia di finanza e la struttura commissariale sarebbero già venuti a conoscenza di pagamenti fatti e non dovuti per almeno quattro milioni di euro. Va da sé che, se l’indagine è soltanto al principio, il rischio è che la cifra aumenti in maniera considerevole. E proprio per velocizzare l’iter dei controlli, il Tavolo Massicci ha dato un ampio mandato a Scura e Urbani.
Detto questo, i risultati positivi non sono mancati nella riunione di mercoledì. Che ha messo il sigillo sul Programma operativo 2016-2018 e sbloccato altri 50 milioni di premialità riferiti al 2012. L’ok alla rete ospedaliera e a quella dell’emergenza-urgenza mette la Calabria sullo stesso livello del Piemonte (unica altra regione ad averle approvate entrambe). E lascia ben sperare il giudizio sui Lea (Livelli essenziali di assistenza). Si può parlare, per il momento di un aumento significativo: ufficiosamente – manca il passaggio nel Comitato Lea – il livello riferito al 2015 si attesterebbe a quota 147, con un aumento di 10 punti rispetto all’ultima rilevazione. Se il dato fosse confermato sarebbe il segno che gli interventi sulla rete territoriale danno i primi frutti. Almeno sul piano delle cifre.

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