«Ecco le cifre della liquidazione della Fondazione Campanella»
Riceviamo e pubblichiamo: Si rappresenta che non corrisponde alla verità quanto si evince dal titolo e dal contenuto dell’articolo pubblicato sulla vostra testata web in data 14.4.2016 “Il commissari…

Riceviamo e pubblichiamo:
Si rappresenta che non corrisponde alla verità quanto si evince dal titolo e dal contenuto dell’articolo pubblicato sulla vostra testata web in data 14.4.2016 “Il commissario della Campanella vale più di Obama”, secondo cui l’entità del compenso spettante al commissario liquidatore della Fondazione «ammonta a 507mila euro», come «emerge» dalla procedura di concordato preventivo «approvata» dal Tribunale di Catanzaro.
Deve rimarcarsi che alla data di pubblicazione di tale articolo: la Fondazione aveva presentato soltanto la domanda di concordato preventivo e la sola stima delle sue attività e passività, fra le quali figuravano mere previsioni presuntive di spesa per i compensi degli organi della procedura e dei loro ausiliari; il concordato preventivo non era stato ancora approvato, essendo stato omologato con decreto del Tribunale di Catanzaro del 21.9.2016 (depositato il 26.10 2016): non si era ancora tenuta la adunanza dei creditori di cui all’articolo 177 della legge fallimentare (svoltasi in data 21.6.2016) all’esito della quale soltanto i creditori avrebbero potuto approvare la proposta di concordato preventivo predetta e il relativo piano concordatario; il dottor Andrea Bonifacio non era stato ancora nominato commissario liquidatore nell’ambito del procedimento di concordato preventivo, essendo soltanto commissario liquidatore nominato all’esito della declaratoria di estinzione della Fondazione dichiarata dal prefetto di Catanzaro, attività per la quale il presidente del Tribunale di Catanzaro, Domenico Ielasi, gli ha liquidato un compenso complessivo di 50.956 euro di cui 45.723 per onorario e 5.233 per spese come documentate (e non quello di circa 507mila euro indicato nel vostro articolo), stante la ravvisata lacuna normativa nella fattispecie, a differenza di quanto previsto per altre fasi delle procedure concorsuali.
Alla medesima data, dunque non era stato liquidato né autorizzato, né dal presidente del Tribunale né dal giudice delegato alla trattazione della procedura di concordato preventivo, dottoressa Ninetta D’Ignazio alcun pagamento per compensi al dottor Andrea Bonifacio, al dottor Ignazio Arcuri e agli ausiliari nominati a vario titolo nelle due procedure.
dottor Domenico Ielasi
dottoressa Ninetta D’Ignazio