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Sanità, Tallini contro l'emendamento pro Oliverio

CATANZARO «Sono prese in giro dei cittadini concordate in ambiti in cui dovrebbero prevalere atteggiamenti di serietà e rigore. Così, non si fa altro che delegittimare ulteriormente le istituzio…

Pubblicato il: 25/11/2016 – 14:04
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Sanità, Tallini contro l'emendamento pro Oliverio

CATANZARO «Sono prese in giro dei cittadini concordate in ambiti in cui dovrebbero prevalere atteggiamenti di serietà e rigore. Così, non si fa altro che delegittimare ulteriormente le istituzioni. Per raccattare qualche voto in più a favore del traballante Sì al referendum, che soprattutto nel Mezzogiorno è snobbato perché i meridionali sono angustiati da problemi ben più seri, il premier Renzi sta venendo a patti con i presidenti De Luca e Oliverio, ai quali promette mari, monti e ponti d’oro. E adesso anche la sanità. Fregandosene di ogni coerenza, Renzi affiderebbe la sanità a De Luca e a Oliverio, ben sapendo che la riforma costituzionale la sottrae alle Regioni». È quanto si legge in una nota del consigliere regionale di Forza Italia, Mimmo Tallini.
«Questa dell’emendamento approvato dalla commissione Bilancio di Montecitorio, che consentirebbe a De Luca e Oliverio di diventare commissari della sanità, naturalmente a referendum concluso, è l’ulteriore prova del pressappochismo del governo Renzi e delle contraddizioni della riforma costituzionale – ha affermato Tallini -. Anche la sanità infatti, se passasse la riforma, sarebbe tolta alle Regioni, visto che il nuovo articolo 117 assegna allo Stato la competenza per “disposizioni generali e comuni per la tutela sella salute”, per cui l’emendamento in questione altro non è che una regalia elettoralistica. Lo Stato spoglia la Regione di competenze, inclusa quella sulla sanità, ma De Luca e Oliverio sarebbero promossi commissari. Una bella trovata alle spalle dei cittadini e della sanità che, aldilà dei proclami, e così come per tante altre materie sottratte alle Regioni, continuerebbe, con esiti disastrosi, ad essere disputata tra Stato e Regioni, visto che la nuova confusionaria formulazione costituzionale maschera, assegnando alle Regioni “la programmazione e organizzazione dei servizi sanitari e sociali”, una riedizione della potestà legislativa concorrente. Una previsione che in peggio è superata solo dalla prospettiva di avere a capo della sanità calabrese il presidente Oliverio. Ma siccome la promessa di Renzi sarà incassata dal governatore calabrese solo se il Sì vincesse, i calabresi sanno bene cosa fare per impedirlo».

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