CATANZARO C’è fermento nel panorama politico catanzarese, nonostante la superficie continui a mostrarsi calma quasi fino all’inverosimile. Al di sotto dell’apparenza, la situazione è fluida, magmatica al punto che le notizie che circolano al mattino, sono puntualmente smentite da quelle che circolano alla sera.
La partita è complessa e ricca di variabili da valutare, ognuna a sé stante e soprattutto “pensante”.
Il pallino del gioco, in questo momento, è in mano al Nuovo Centrodestra e al suo riferimento politico in città, il senatore Piero Aiello. La forza elettorale di Ncd a Catanzaro, decisamente superiore a quella nazionale, è tutta farina del sacco di Aiello, del consigliere regionale Sinibaldo Esposito e di Marco Polimeni, giovane consigliere comunale che sta studiando da grande collettore di voti.
Secondo le ultime informazioni, tra questi proprio Esposito sarebbe stato nuovamente contattato per incarnare l’alfiere di un progetto unitario al centro (con il sostegno dell’Udc e di una grossa fetta di imprenditoria e giovani professionisti), dopo una prima fase in cui con un secco «no, grazie» aveva declinato l’invito di Aiello.
Fare politica è saper cogliere le occasioni, così visti i ritardi del Pd, Ncd potrebbe pensare di mettere in un angolo i democratici costringendoli ad una scelta immediata: andare da soli con un candidato unitario, sempre che lo si riesca a trovare, o appoggiare Ncd in un’alleanza in cui i dem sarebbero una stampella forse non fondamentale?
Per il Pd, intanto, sembra archiviata l’opzione Maurizio Mottola di Amato, le cui fughe in avanti hanno posto qualche problema politico emerso nel corso della prima riunione dell’organismo cittadino coordinato da Anna Maria Cardamone che non è apparso sanabile.
A sostegno dell’imprenditore, oltre alla sua lista personale, rimane l’area che far riferimento al consigliere regionale Flora Sculco, il movimento “Salviamo Catanzaro”. E lui intanto è volato a Roma per cercare una sponda con il Pd nazionale prima di dare definitivamente per accantonato il sostegno dei democratici.
Profilo basso in attesa di evoluzioni per Sergio Costanzo e per Fabio e Roberto Guerriero, che insieme chiedono da tempo le primarie per indicare il candidato sindaco del Pd ma che per ora non hanno proposto un nome.
Spostandosi nel mondo dell’associazionismo, Nicola Fiorita, docente universitario e presidente di Slow Food Calabria, prosegue gli incontri esplorativi con la base del suo elettorato, intenzionato com’è a comprendere se la sua candidatura possa essere un ampio aggregatore. Più volte, durante tali incontri ha anche ribadito come il suo progetto sia in campo, ma che sarebbe il primo a farsi da parte qualora ci fosse una candidatura ampiamente condivisa sulla base di un programma altrettanto partecipato e coerente con i principi del reale cambiamento.
Intanto nel centrodestra si fa sempre più quadrato attorno a Sergio Abramo, sostenuto da Forza Italia, dal movimento “Officine per il Sud” che fa capo all’ex consigliere regionale Claudio Parente, dal Nuovo Cdu, da Democrazia e centralità dell’assessore Merante e da altri movimenti e associazioni. Ad ufficializzare il comune intento è Vito Bordino (Nuovo Cdu) che attraverso una nota stampa rinsalda l’alleanza attorno ad Abramo: «Nel corso dell’incontro – si legge nella nota – è stato ricordato e ribadito l’impegno nel tempo del sindaco Abramo sia negli anni precedenti che nell’ultimo e attuale mandato con risultati ben noti raggiunti e nonostante le difficoltà incontrate sia di carattere finanziario e amministrativo-burocratico sia di frequenti e poco dignitosi “cambi di casacca” per bieco opportunismo. Un centrodestra che si scopre oggi più compatto che mai e si dirige verso la meta prestabilita in coerenza con gli accordi sottoscritti in precedenza e nella consapevolezza che anche da Catanzaro possa partire una azione politica atta alla rivisitazione politico-istituzionale al malgoverno della Regione».
Meno lusinghiere sebbene volessero apparire come un endorsement, le parole che Mimmo Tallini (FI), ha riservato ad Abramo nel corso di un’intervista rilasciata a CalabriaInforma: «Sul piano politico ha commesso molti errori e palesato altrettanti limiti. Ma, secondo noi, resta il migliore elemento di cui la città possa disporre adesso, capace di attuare il programma del centrodestra con inimmaginabili risultati raggiunti».
Infine il Movimento 5 Stelle: nei giorni scorsi, i pentastellati avevano ribadito che il nome del loro candidato sindaco non sarebbe stato ufficializzato prima di marzo, alla chiusura dei tavoli di lavoro che da qualche mese vanno avanti. Il lavoro prosegue: nei giorni scorsi sono stati somministrati alcuni questionari ai commercianti di corso Mazzini. Per ora, quindi, nessun nome appare veramente accreditato per la candidatura.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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