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San Lorenzo del Vallo, striscione squadrista contro Manoccio

«Lo striscione a firma Forza Nuova apparso ieri nel corso del concerto di Povia a San Lorenzo del Vallo rappresenta un pericoloso campanello d’allarme per una situazione che sta degenerando, una ve…

Pubblicato il: 12/08/2017 – 11:01
San Lorenzo del Vallo, striscione squadrista contro Manoccio

«Lo striscione a firma Forza Nuova apparso ieri nel corso del concerto di Povia a San Lorenzo del Vallo rappresenta un pericoloso campanello d’allarme per una situazione che sta degenerando, una vera e propria spirale dell’odio iniziata nei mesi scorsi con l’apparizione di altri manifesti diffamanti». Lo dichiara l’assessore all’accoglienza di Acquaformosa e delegato alla Regione Calabria, Giovanni Manoccio, contro cui è stato esposto uno striscione da parte di alcuni militanti di Forza Nuova che non hanno mancato di esibire il saluto romano: «Dopo essermi confrontato col mio legale – continua Manoccio – ho deciso di denunciare gli autori di questo gesto perché oltre all’apologia al Fascismo ci sono delle velate minacce che, sicuramente, non fanno paura, ed anzi non fanno che aumentare il mio impegno per una Regione più civile e solidale. Nelle ultime ore – conclude Manoccio – anche la pagina Facebook Forza Nuova Calabria ha rilanciato l’attacco nei miei confronti con un post che recita: “Concerto di Povia a San Lorenzo del Vallo (CS), dopo polemica di Manoccio contro Povia, la locale di FN ha voluto portate la propria solidarietà all’artista e contro l’accolito di Mario Oliverio, con delega all’immigrazione alla Regione. Fuori Manoccio!”». Tanti gli attestati di stima e i messaggi di solidarietà giunti a Manoccio, dall’organizzazione del Festival delle Migrazioni di Acquaformosa passando per vari esponenti del panorama politico nazionale, come il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, i segretari di federazione e i componenti della direzione nazionale del Pd.
«Vedendo questa foto volgare e oltraggiosa (oltremodo un reato!) pensavo che la reazione migliore fosse il silenzio e l’indifferenza nobile e altera che si deve a queste cialtronate. Poi mi è venuta in mente una drammatica riflessione di Primo Levi: “Come nascono i lager? Facendo finta di nulla”. Ecco. Come nascono fascismo, razzismo, violenza e regime? Facendo finta di nulla». È il commento di Franco Laratta, componente del cda Ismea ed ex parlamentare del Pd, che aggiunge: «Metti insieme i neo fascisti, una festa patronale in cui nel nome di un santo viene invitato e pagato un campione di razzismo e omofobia come Povia, e capisci che il livello di guardia è stato ormai superato. Perché colpire così violentemente un campione di accoglienza e solidarietà come Giovanni Manoccio? Lui che da sindaco di Acquaformosa ha saputo mettere in piedi un sistema di integrazione considerato fra i più riusciti d’Italia. La risposta è una sola: perché uno come Manoccio è pericolosissimo per i campioni dell’intolleranza, per i signori del razzismo. Come nasce la violenza? Facendo finta di nulla».
«Tutta la mia vicinanza a Giovanni Manoccio – ha scritto su Twitter il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno – il cui lavoro ha dato lustro alla Calabria come terra d’accoglienza». 
«Ferma condanna e piena solidarietà a Giovanni Manoccio che col suo impegno ha reso Acquaformosa e la Calabria migliori», dichiara il Sindaco di Acquaformosa, Gennaro Capparelli, che aggiunge: «Manoccio è un costruttore di pace, il mondo ha bisogno di persone come lui per sperare in un futuro migliore. Acquaformosa tutta è con Giovanni Manoccio e il Festival delle Migrazioni, in programma nel nostro paese dal 23 al 27 agosto, sarà un ulteriore momento per lanciare un messaggio di umanità forte a tutti. Con buona pace di chi, tramite atti ignobili, prova a seminare odio e di chi cavalca quotidianamente l’onda razzista solo per cercare un po’ di pubblicità».
«Mentre esprimo tutta la mia indignazione e ferma condanna per questo atto di barbarie, ribadisco in questa occasione la mia vicinanza, stima e solidarietà a Giovanni Manoccio, insieme al quale da alcuni anni stiamo promuovendo una serie di iniziative umanitarie per aiutare tanti poveri, sfortunati migranti, uomini, donne e bambini». È quanto afferma Franco Corbelli, fondatore e coordinatore del Movimento Diritti Civili, in relazione allo striscione di Forza Nuova apparso a San Lorenzo del Vallo contro il delegato all’accoglienza della Regione. «Ricordare questo impegno umanitario di Giovanni – prosegue Corbelli – credo che sia la migliore risposta a coloro i quali si sono resi protagonisti di questo gesto così inqualificabile e pericoloso. Manoccio onora, con il suo impegno a favore dei migranti, la Calabria».

FORZA NUOVA: NOSTRA AZIONE È DIALETTICA POLITICA «Assessore Manoccio, attenzione! incolpare degli innocenti di un reato non avvenuto (lei parla di minacce) è diffamazione e calunnia. Per quanto riguarda i saluti romani, decine di sentenze lo hanno dimostrato, non è reato. Capiamo che lei guadagna percependo un lauto stipendio dalla Regione con la questione immigrazione, ma si dia una calmata, perché la nostra azione rientra nella dialettica politica. Se poi non è portato a reggerla si dia all’ippica, come avrebbe detto il buon vecchio Starace». Lo ha dichiarato Davide Pirillo, coordinatore regionale Forza Nuova Calabria.

EMILIANO: LAVORO DI MANOCCIO È INDISPENSABILE «Giovanni Manoccio è una persona seria e il suo lavoro sull’immigrazione è indispensabile, per la Calabria e per tutto il Paese. Non sarà qualche postfascista ignorante a intimorirlo e a delegittimarne l’impegno. Giovanni si è distinto nel corso degli anni per la propria conoscenza del mondo dell’immigrazione, riuscendo a coniugare le esigenze di sicurezza con quelle dell’accoglienza, rispetto dei diritti umani e integrazione. Quanto accaduto è vergognoso e gli autori di queste minacce diffamanti vanno denunciati alla magistratura». Così Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia e leader di Fronte democratico (Pd), commenta la notizia della protesta di un gruppo di militanti di Forza Nuova che ieri, durante il concerto di Povia a San Lorenzo del Vallo, hanno appeso ad un balcone uno striscione con la scritta “Via Manoccio dalla Calabria. Stop accoglienza, Business”.

 

 

 

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