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Protezione civile, oltre 1500 volontari al raduno di Lamezia

LAMEZIA TERME «Non mi aspettavo di avere qui oltre 1.500 persone, evidentemente si è creato un feeling con il mondo del volontariato buono perché, purtroppo, in Calabria abbiamo avuto un pessimo vo…

Pubblicato il: 09/09/2017 – 16:08
Protezione civile, oltre 1500 volontari al raduno di Lamezia

LAMEZIA TERME «Non mi aspettavo di avere qui oltre 1.500 persone, evidentemente si è creato un feeling con il mondo del volontariato buono perché, purtroppo, in Calabria abbiamo avuto un pessimo volontariato come dimostra il caso di Isola Capo Rizzuto». Lo ha detto Carlo Tansi in occasione del raduno regionale del volontariato calabrese. «Bisogna incentivare – ha aggiunto Tansi – il buon volontariato. In passato il volontariato era in mano alla politica, ora è molto più libero. Io ho voluto modificare il regolamento del volontariato di protezione civile perché prima, per farne parte, c’era bisogno di fare dei test di ammissione con degli esami e si trattava di prove complicatissime da fare invidia a quelle di medicina che solo pochi eletti, che ricevevano prima le risposte, potevano passare e le risposte, ovviamente, le aveva la politica. Ora chiunque può entrare, a patto che entro 60 giorni si specializzi. Quindi, un volontariato specializzato. Inoltre, ci vuole la certificazione antimafia per tutti i vertici delle associazioni di volontariato. In Calabria abbiamo un territorio molto complesso e avere i volontari sui territori significa far sì che gli interventi siano tempestivi. A breve inizieremo un corso di protezione civile per i sindaci in quanto responsabili su scala locale». 
Tansi ha ricordato che «anche in pieno agosto, abbiamo lavorato per il rischio frane perché bisogna pensare d’estate quello che potrebbe capitare in inverno, così come d’inverno pensare quello che potrebbe capitate d’estate. Lunedì partiranno delle lettere per quasi tutti I sindaci della Calabria: noi abbiamo individuato, tramite le immagini satellitari, tutte le aree interessate da incendi ed abbiamo sovrapposto tutte queste aree con le aree in frana. Quindi, abbiamo suddiviso queste carte per comune ed i sindaci dei comuni in cui si sono verificati incendi in aree in frana saranno avvisati indicando le aree su cui porre maggiore attenzione all’arrivo delle prime piogge». 
E proprio sulla prevenzione degli incendi il direttore della Protezione civile regionale ha ricordato che «come protezione civile, per legge, possiamo soccorrere la popolazione in caso di calamità, mentre per la prevenzione c’è Calabria Verde per quanto riguarda gli incendi boschivi che deve occuparsi del piano incendi boschivi e del piano antincendio boschivo, facendo la prevenzione degli incendi creando le piste tagliafuoco, organizzando in modo adeguato le squadre per lo spegnimento degli incendi, e poi ci sono I vigili del fuoco, che sono eroici, e fanno lo spegnimento del fuoco». 
In materia di piani antisismici ha aggiunto Tansi «quando mi sono insediato i Comuni che avevano il piano comunale d’emergenza erano il 54%, poi ho avviato un’azione di sensibilizzazione, anche con la Giunta regionale, dicendo ai sindaci che non potevano accedere ai finanziamenti in mancanza del piano, ed ora siamo a quota 84% e dovremmo arrivare entro la fine dell’anno al 100%. Abbiamo fatto anche di più: i piani di emergenza che prima rimanevano nei cassetti sono stati informatizzati e tra poco saranno messi su internet per cui in caso di calamità potranno essere consultati da tutti». 
All’iniziativa è intervenuto anche il vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora. «Il vostro bene, la vostra solidarietà, la vostra generosità – ha detto il presule rivolgendosi ai volontari – ci fanno respirare. Nella nostra cultura individualista e narcisista, l’impegno per l’altro è un argine alla cultura dell’indifferenza e dello scarto».

OLIVERIO: «IL VOLONTARIATO È L’ANTIDOTO ALL’INDIFFERENZA» «Nella scelta del volontariato c’è una motivazione importante che è l’antidoto alla cultura dell’indifferenza, il male più corrosivo per una comunità, per un popolo. È una scelta che segnala come il partecipare al bene comune sia un dovere civile. Dovete essere orgogliosi di ciò e trasmettere questo sentimento, reclutare e stimolare alla partecipazione”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Mario Oliverio, informa un comunicato dell’ufficio stampa della giunta, ai partecipanti al raduno regionale del Volontariato di Protezione civile, organizzato dall’Uoa Protezione civile della Regione in collaborazione con la consulta delle organizzazioni di volontariato iscritte all’albo regionale, per la giornata di sabato 9 settembre, presso la Fondazione Mediterranea Terina di Lamezia Terme. «Migliaia, i volontari accorsi, insieme a numerose autorità, per l’incontro – prosegue la nota -, condotto dal responsabile della Protezione civile della Regione Carlo Tansi, con interventi, tra gli altri, del prefetto di Catanzaro Luisa Latella, di Roberto Giarola e Massimo La Pietra del dipartimento Protezione civile nazionale, e che ha voluto sottolineare il ruolo del sistema del volontariato, determinante nelle attività di prevenzione e gestione delle situazioni emergenziali in uno dei territori, la Calabria, più esposti al mondo alle calamità naturali».
«Siamo impegnati in un’opera di riordino della Protezione civile – ha asserito Oliverio – , un obiettivo del mio programma di governo, che sta seguendo un percorso. Ringrazio al riguardo Carlo Tansi che in questo percorso sta profondendo se stesso, le sue qualità e competenze, a volte aprendo discussioni “a 360 gradi”».
«Il riordino – ha spiegato il presidente della giunta regionale – era fondamentale e necessario per una regione come la nostra, fragile, esposta dal punto di vista idrogeologico, nella quale i rischi sono piu’ incombenti rispetto ad altri territori. Altrettanto fondamentale, il ruolo della Protezione civile, per il soccorso, per fare fronte alle emergenze, per far sì che le popolazioni possano avere un punto di riferimento sicuro, tuttavia assolutamente inadeguato e ristretto se non potesse avvalersi del volontariato”. “Il volontariato – ha proseguito Oliverio rivolgendosi ai presenti – e’ una scelta che e’ mossa da sentimenti, da valori, da sensibilità. Voi siete per questo una grande risorsa che bisogna utilizzare bene e mettere in sintonia con gli altri strumenti di cui dispongono le istituzioni e lo Stato. E’ per questo importante l’assemblea di oggi, che segna una ripartenza. Abbiamo approvato il nuovo regolamento per il volontariato che ha l’obiettivo di superare i burocratismi, snellire le procedure ma anche la rete, attraverso una impostazione netta, più chiara».
«In questi due anni – ha affermato il presidente – abbiamo avuto la Protezione civile nella trincea, nella quale sono state gettate le basi per il riordino che porterà a metterla sul binario giusto, dotarla di strumenti tecnologicamente avanzati, disporre in rete tutte le sue articolazioni, parallelamente lavorando per la riorganizzazione del volontariato. Ora abbiamo la “fase due”, quella che richiede investimenti che noi prevediamo in direzione della dotazione di un parco macchine moderno, perché il territorio sia coperto con mezzi adeguati ed efficienti, uniti a quelli esistenti, da distribuire secondo un piano di dislocazione consono alle esigenze, necessità e bisogni».
«Quello dei mezzi è un capitolo di estrema rilevanza – ha dichiarato Oliverio – che ha voluto ricordare il rafforzamento del parco macchine dei Vigili del fuoco in Calabria, uno dei primi atti dell’esperienza di governo, realizzato con un consistente investimento, a tutto vantaggio della sicurezza in situazioni emergenziali, come quelle create nella stagione estiva che volge al termine, caratterizzata dai devastanti incendi. Proprio in riferimento a questi ultimi: ‘Faremo prossimamente una riflessione – con i prefetti, la Protezione Civile, i Vigili del fuoco, Calabria Verde e tutti i soggetti chiamati a far fronte all’emergenza, per comprendere quali correttivi, quale riorganizzazione realizzare, quali mezzi mettere a disposizione e dove. Lavoreremo per questo con determinazione e destineremo risorse rilevanti. La Calabria se non parte da una visione realistica di quello che è il territorio, dei suoi risc
hi, per costruire una ipotesi di sviluppo sostenibile, non va da nessuna parte. Lavoriamo ancora sulla prevenzione. Per questo abbiamo definito un piano di sistemazione idrogeologica che sta per partire, un piano di sicurezza dal punto di vista sismico per gli edifici scolastici: 500 milioni di euro per 500 scuole». «La giornata di oggi è importante – ha concluso Oliverio che ha tenuto a volgere un particolare saluto a Fabrizio Curcio, già a capo della Protezione Civile nazionale -; è una ripartenza, l’apertura di una nuova fase della Protezione civile in Calabria, del suo lavoro spesso silenzioso ma così vitale. Agendo insieme realizzeremo una Protezione civile che possa essere guardata come riferimento». 

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