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Cipe rinviato al 28 febbraio, in stand by i fondi per la 106

LAMEZIA TERME Era prevista per questa mattina la seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica che avrebbe dovuto dare l’ok definitivo al finanziamento di un miliardo e 355 mi…

Pubblicato il: 22/02/2018 – 13:46
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Cipe rinviato al 28 febbraio, in stand by i fondi per la 106

LAMEZIA TERME Era prevista per questa mattina la seduta del Comitato interministeriale per la programmazione economica che avrebbe dovuto dare l’ok definitivo al finanziamento di un miliardo e 355 milioni per i lavori del terzo megalotto della Statale 106. La riunione è stata rinviata al 28 febbraio. Dunque ogni discorso sul finanziamento della Jonica è rinviato a quella data. Il governatore Oliverio, qualche giorno fa, aveva affermato che «si porta così a buon fine un investimento di 1 miliardo e trecento milioni di euro per realizzare un’opera strategica per la nostra regione. Si chiude una telenovela iniziata 11 anni fa». Il presidente aveva rivendicato anche i meriti della sua amministrazione: «Con soddisfazione posso affermare – aveva detto – che il nostro impegno e il nostro faticoso lavoro stanno per essere ripagati e la nostra terra ne trarrà giovamento».

GALLO: DA OLIVERIO PROMESSE STRUMENTALI Il primo a intervenire dopo il rinvio della riunione è il consigliere regionale di centrodestra Gianluca Gallo: «Salta la riunione Cipe, restano le bugie di Oliverio e compagni, che tanto male fanno alla credibilità della politica», è la sua dichiarazione. «Dal governo Gentiloni – prosegue Gallo – arriva un nuovo rinvio, senza chiarimento alcuno sul destino di fondi essenziali per l’adeguamento della statale 106. Neppure notizie arrivano dal presidente della giunta regionale, che nei giorni scorsi, con buona dose di imprudenza, con grande enfasi aveva messo sul tavolo delle promesse elettorali i soldi per il rifacimento della statale, peraltro come se si trattasse di un frutto esclusivo del lavoro della sua giunta e dei suoi compagni romani. Aveva illuso i calabresi lasciando pensare che nel giro di poche settimane si sarebbe giunti all’apertura dei cantieri. I fatti si incaricano ora di svelare le bugie e di dimostrare che in realtà ancora tanto c’è da fare per arrivare alla fine del percorso. È chiaro che l’ennesimo rinvio in sede Cipe è anche per noi fonte di rammarico e che per questo ci batteremo senza tregua perché la Calabria, quanto prima, abbia ciò che le spetta: è intollerabile assistere a questi balletti che aggravano la situazione di una strada che oltre a rappresentare l’unica via di collegamento per l’area ionica, per la sua pericolosità è teatro di incidenti sempre più spesso mortali». «Non si può non prendere atto – sottolinea ancora Gallo – della strumentalità delle promesse messe in campo in occasione della campagna elettorale: pur di guadagnare voti, anziché puntare sulla bontà del proprio operato, si getta fumo negli occhi della gente. Ma i calabresi sono ormai maturi e non si lasceranno influenzare dall’annuncite di cui sono portatori Oliverio ed i suoi sodali, bravi solo nel gioco delle tre carte: da ultimo, dopo aver annunciato la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari, hanno dato alle stampe un elenco di lavoratori che non tiene conto delle indicazioni previste dalla legge e che rischia di vanificare tutto. Un grave atto di scorrettezza istituzionale, come lo hanno definito sindaci del Pd e dunque non tacciabili di strumentalizzazioni. Parole che la dicono lunga sull’operato della giunta regionale, fallimentare e inconcludente in tutto fuorché nelle promesse da marinaio».

IL GOVERNATORE ESULTA: «FINALMENTE CI SIAMO» «È un’opera strategica per questo territorio e per tutta la regione, per il collegamento tra la Calabria ed il Corridoio Adriatico, che rende la Calabria stessa più raggiungibile, aprendo per essa una porta più accessibile e sicura. Una infrastruttura che si colloca tra le più grandi opere pubbliche che in questa fase si realizzano nel nostro Paese, con un investimento notevole, di cui potrà giovare il sistema delle imprese e che consentirà alla nostra economia una sostanziale boccata di ossigeno. Si chiude una telenovela durata undici anni. Stiamo lavorando perché le infrastrutture si presentino non come auspici o annunci ma come fatti». Lo ha detto il governatore Mario Oliverio a Trebisacce, nel corso dell’iniziativa “La Calabria si fa strada. Nuova SS 106 Sibari-Roseto Capo Spulico” che «ha gremito con una straordinaria partecipazione – si legge in una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – la sala convegni di un hotel della cittadina jonica». A partecipare, sindaci del comprensorio, amministratori, rappresentanti delle forze economiche e sociali, cittadini, gli assessori regionali alle Infrastrutture Roberto Musmanno ed alla Pianificazione Territoriale Franco Rossi.  
Il progetto del secondo tratto, come affermato nell’incontro, «sarà oggetto di approvazione definitiva da parte del Cipe, dopo aver ricevuto i necessari pareri dell’ambiente, dei beni culturali e in ultimo quello del consiglio superiore dei lavori pubblici, riconvocato per il prossimo mercoledì 28 febbraio – ha informato il presidente – dopo essere stato rinviato quest’oggi».
Ad illustrare il progett o dell’infrastruttura, di 38 km, l’iter seguito sino alla imminente approvazione del comitato interministeriale per la programmazione economica, il dirigente generale del dipartimento Infrastrutture Luigi Zinno che ha rimarcato come si tratti di «un intervento storico, non solo per il rilevante investimento economico ma anche perché realizza per la Calabria una fondamentale alternativa all’autostrada.  L’opera – ha spiegato – collegherà il corridoio Adriatico con la Trasversale Sibari-svincolo Firmo A2. L’intervento si articola in due tratti: il primo tra Sibari e Trebisacce, già approvato dal Cipe ed in fase di progettazione esecutiva; il secondo, tra Trebisacce e Roseto Capo Spulico, avute tutte le approvazioni di legge (pareri ambientali, dei beni architettonici, del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici) sarà approvato alla prossima seduta del Cipe».
«Abbiamo raggiunto un importante obiettivo – ha messo in rilievo Oliverio -; è stato un lavoro faticoso ma finalmente ci siamo. Abbiamo portato a compimento dal punto di vista progettuale con l’ultimo parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici che all’unanimità si è espresso favorevolmente e con i ministeri competenti, anche quelli che negli anni avevano avanzato osservazioni, il ministero dell’ambiente e quello dei beni culturali che hanno dato a questa ultima ipotesi progettuale piena adesione ed approvazione. Ci siamo: il Cipe di mercoledì 28, già convocato, sarà il suggello definitivo perché formalizzerà questo lavoro del quale i passaggi più importanti e significativi sono stati fatti e le difficoltà rimosse. Il Cipe convocato per stamattina è stato aggiornato per problemi relativi ad altre realtà del Paese che hanno posto l’esigenza di una messa a punto dei loro progetti e quindi è stato spostato».

 

 

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