Sequestrata la salma di una 69enne, presunto caso di malasanità a Cosenza
COSENZA È stata sequestrata la salma di Rachele Funaro, 69 anni, madre del consigliere comunale e presidente commissione trasporti Gisberto Spadafora. Il pubblico ministero Emanuela Greco, a seguito…
COSENZA È stata sequestrata la salma di Rachele Funaro, 69 anni, madre del consigliere comunale e presidente commissione trasporti Gisberto Spadafora. Il pubblico ministero Emanuela Greco, a seguito della denuncia dei familiari, ha avviato l’iter d’ufficio per i casi di presunta malasanità. La donna era arrivata nel pronto soccorso dell’Annunziata di Cosenza nella giornata di domenica. Accompagnata dall’ambulanza, le gravi condizioni avevano fin da subito fatto ricoverare la donna in codice rosso.
LA CORSA E LA MORTE Ancora sconvolto dalla vicenda Gisberto Spadafora racconta le ultime ore con sua madre. «Siamo arrivati in pronto soccorso con un codice rosso e dopo avere fatto dei controlli di dialisi l’hanno rispedita su di una barella con attaccata una sacca di sangue sempre tra i degenti di pronto soccorso. Lei continuava a lamentare dolori addominali –aggiunge Spadafora – ma non hanno chiamato né un gastroenterologo né hanno provveduto a fare una tac. Racconto questo perché ne sono stato testimone. Mi hanno detto che i parametri erano tutti regolari. Mia madre continuava ad essere sofferente e dopo un intervento di urgenza è andata in rianimazione e quindi è deceduta». Oltre al dolore e allo sconforto per l’accaduto nelle parole del consigliere e anche avvocato del foro di Cosenza traspare la determinazione nel voler portare avanti attraverso la procura e i suoi consulenti la vicenda che più volte ripete «può capitare davvero a tutti».
Michele Presta
redazione@corrierecal.it