POLITICHE 2018 | Guccione: «Siamo già nell'epoca del post Oliverio»

COSENZA «Il voto calabrese ha messo fortemente in discussione il progetto del Partito democratico, un partito oggi ridotto ai minimi termini. E parliamo del fallimento di un intero gruppo dirigenziale. Ecco perché non bisognerebbe chiedere le dimissioni, ma andrebbero date d’ufficio visto l’ampiezza della sconfitta». Carlo Guccione, consigliere regionale del Pd, non nasconde la sconfitta. Anzi, rilancia. E pensa a un futuro diverso per i dem. «Siamo al di sotto del 15%, molto meno di quanto avevano preso rispettivamente Ds e Margherita – dice –. Solo qualche sciocco poteva pensare che dopo tutto quello che è accaduto negli ultimi tre anni, con le sconfitte alle amministrative e il risultato negativo del referendum, non avrebbe portato a questo risultato. Analizzando bene i dati ad esempio di Casali del Manco, dove il Pd è passato dal 55% al 15%, così come osservando quelli di San Giovanni In Fiore o Diamante, notiamo che una parte consistente degli elettori del Pd ha votato per il M5S». «C’è stato uno smottamento consistente verso il Movimento 5 Stelle – spiega Guccione –. Questo non può che farci capire siamo già nell’epoca del post Oliverio e ora bisogna lavorare per una coalizione civica e di centrosinistra che sia in netta discontinuità con l’attuale esperienza di governo regionale. Una visione feudale del partito ha finito solo per mettere in discussione l’esistenza dello stesso Partito democratico».