Orsomarso: «Escluso alla Camera ma non capisco perché»
COSENZA Dati elettorali e come interpretarli. «Sono andato a letto deputato e mi sono svegliato che non lo ero». La voce è quellla di Fausto Orsomarso, candidato nella lista Fratelli D’Italia, che n…


COSENZA Dati elettorali e come interpretarli. «Sono andato a letto deputato e mi sono svegliato che non lo ero». La voce è quellla di Fausto Orsomarso, candidato nella lista Fratelli D’Italia, che nell’attesa che i voti diventino ufficiali solleva tutti i dubbi possibili che contiene il Rosatellum. Innanzitutto la sproporzione tra collegio nord e collegio sud. Al primo, allo stato dei fatti, spetterebbero 5 deputati, al secondo 7. «Questo sistema non premia la volontà degli elettori e poi sicuramente non è immediato come invece lo sono stati gli altri sistemi elettorali – ci dice Orsomarso -. Stiamo cercando di capire come sia possibile che una lista che arriva al 5% rischi di non prendere un suo rappresentante». Per avere i dati ufficiali ci vorranno un paio di giorni al massimo: a validarli saranno la Corte d’Appello di Catanzaro e il ministero dell’Interno. Il calcolo dei voti interessa particolarmente il candidato in Calabria per Giorgia Meloni, visto che, a suo dire, sembrerebbero esserci delle inesattezze. «Mi ritrovo con meno voti in diverse città: per esempio a Scalea, a Fagnano Castello, mio Paese di origine e anche a Corigliano. Sono dei voti – continua Orsomarso – che andrebbero a incrementare la dote di preferenze e renderebbero ancora più incomprensibile una mancata elezione».
Ciò che non è chiaro ad Orsomarso è «come un partito del 2,6% possa “rubare” uno scranno in Parlamento ad altri partiti che hanno ottenuto il doppio dei voti di Liberi e Uguali». Per Orsomarso, attualmente ottavo nella quota di ripartizione dei seggi proporzionali, non è da escludere che ci possano essere dei profili di incostituzionalità. «Non possiamo lasciare spazio all’interpretazione della norma – conclude- per un argomento così delicato. La legge elettorale è l’ennesimo disastro di Renzi».
mi. pr.