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«Scuola di antimafia» a San Giovanni in Fiore

L’iniziativa del Comune silano prevede cinque incontri negli istituti scolastici locali, dal 10 aprile al 5 giugno, con alcuni protagonisti calabresi della lotta alla ‘ndrangheta

Pubblicato il: 06/04/2018 – 16:00
«Scuola di antimafia» a San Giovanni in Fiore

«Scuola di antimafia» è l’iniziativa con cui il Comune di San Giovanni in Fiore, nel Cosentino, risponde al tentativo della ‘ndrangheta di controllare il territorio silano, la sua economia e la sua gente, confermato dalle inchieste “Six Town” e “Stige”, della Dda di Catanzaro. «Si tratta – spiega il sindaco, Giuseppe Belcastro – di 5 incontri in scuole locali, dal 10 aprile sino al 5 giugno prossimi, con protagonisti in vari ambiti dell’impegno antimafia in Calabria: l’ex imprenditore Pino Masciari, don Giacomo Panizza, i giornalisti Michele Albanese e Alessia Candito e il magistrato Domenico Guarascio, della Dda di Catanzaro».
«L’arma più forte – prosegue Belcastro – contro la penetrazione della criminalità organizzata è la cultura, è la testimonianza viva di figure che, con il coraggio della parola e dei fatti, hanno denunciato progetti, personaggi e obiettivi criminali, andando sempre avanti nonostante rischi, minacce o ritorsioni. Vogliamo che i nostri studenti abbiano esempi e modelli positivi, perché si convincano, come ripete il procuratore Nicola Gratteri, che la legalità conviene sempre». «La politica e le istituzioni, a partire dal livello municipale, devono – sottolinea Belcastro – devono assumere la sfida della lotta culturale a ogni forma di criminalità organizzata, soprattutto nelle aree con maggiori difficoltà economiche e sociali, in cui la pianta della ‘ndrangheta può attecchire con maggiore facilità, in mancanza di strumenti di resistenza culturale e civile». «Questo – conclude Belcastro – per noi è l’avvio di un nuovo percorso di emancipazione culturale per il futuro dei nostri ragazzi. Il 10 aprile Masciari racconterà la sua storia eroica; il 27 aprile don Panizza parlerà della pedagogia antimafia a favore dei giovani; l’undici maggio Albanese si soffermerà su riti e deliri del potere mafioso; il primo giugno Candito interverrà sulla cupola politico-massonico-mafiosa della ‘ndrangheta e il 5 giugno Guarascio concluderà con il racconto della sua vita di giovane magistrato in prima linea».

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