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Primario reintegrato a Crotone, M5S: «Fare chiarezza»

Le parlamentari Barbuto e Corrado intervengono sulla decisione del Tribunale: «Sono ancora in corso indagini della Procura». Al vaglio 20 cartelle cliniche

Pubblicato il: 12/04/2018 – 15:31
Primario reintegrato a Crotone, M5S: «Fare chiarezza»

CROTONE La decisione della sezione lavoro del Tribunale di Crotone di cancellare la sanzione disciplinare e “l’immediata reintegra nelle funzioni” di Giuseppe Brisinda, primario del reparto di chirurgia del nosocomio pitagorico, non chiude la vicenda. Secondo le parlamentari Elisabetta Barbuto e Margherita Corrado, Cinque stelle, c’è bisogno «nell’interesse di tutti i protagonisti coinvolti che venga fatta definitivamente e celermente chiarezza». Secondo le due parlamentari il provvedimento della sezione lavoro del Tribunale «riguarda solo aspetti di carattere procedurale senza entrare nel merito delle cause che avevano innescato il procedimento disciplinare da parte dell’Asp». «Non è possibile – aggiungono le parlamentari – infatti, sottacere che sono tuttora in corso indagini da parte della Procura, delle commissioni sanitarie regionali, oltre che sulle cartelle cliniche, sulla corretta gestione del reparto, e riteniamo che le stesse autorità debbano svolgere il loro lavoro in tutta tranquillità». Prima di scrivere la parola fine occorre, quindi, aspettare che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone si esprima sulla vicenda, avendo da tempo aperto un fascicolo e acquisito documenti; c’è da aspettare anche il risultato dell’investigazione della commissione di inchiesta interna, composta da tre medici: due chirurghi (uno di Catanzaro e uno di Reggio Calabria) e uno specialista di medicina legale. Quest’ultima indagine dovrebbe essere quasi alla fine. Da quello che è stato possibile apprendere sono state messe sotto la lente di ingrandimento della commissione 20 cartelle cliniche. Dal canto suo la direzione strategica dell’Asp di Crotone sta valutando l’opportunità di presentare “reclamo al collegio” contro la sentenza n. 525 della sezione lavoro del Tribunale di Crotone, che ha accolto le ragioni di Brisinda. C’è una situazione in grande movimento e Brisinda il giorno dopo la sentenza ha indossato il camice ed ha ripreso la sua attività nell’unità operativa di chirurgia. Sempre secondo quanto è stato possibile apprendere la prossima settimana le due parlamentari di Cinque stelle incontreranno il direttore generale dell’Asp pitagorica, Sergio Arena. Tra Barbuto ed Arena vi sarebbe stato già un’interlocuzione telefonica nel corso della quale la parlamentare avrebbe chiesto copia del dispositivo di reintegra di Brisinda. Sulla base di quanto scritto dal giudice, quindi, sarebbe maturata la decisione di aspettare che si faccia la massima chiarezza nell’interesse della «salute pubblica». Anche il dipartimento della Regione Calabria ha chiesto la trasmissione degli atti della commissione d’indagine. Su questa vicenda non è stata ancora scritta la parola fine.

Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it

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