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«Neanche il Pd nazionale può fermare il congresso»

La direzione regionale dem nomina la commissione chiamata a tracciare la road map per la consultazione. Magorno: «C’è una condizione però: dobbiamo essere tutti d’accordo». Censore conferma l’intenzi…

Pubblicato il: 14/04/2018 – 19:52
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«Neanche il Pd nazionale può fermare il congresso»
LAMEZIA TERME «Dovevamo andare nella direzione del congresso. E nessuno può dirci il contrario, neppure il partito nazionale». Ernesto Magorno introduce un dubbio nel ragionamento che illustra la necessità di procedere alla scelta del nuovo segretario – a proposito, l’ex deputato Bruno Censore conferma che sarà della partita. E questo dubbio è legato a chi – è il messaggio sibillino – mostra in Calabria di lavorare per arrivare al congresso e poi, a Roma, si impegna per farlo saltare. Vi abbiamo raccontato delle perplessità “romane” rispetto alla decisione del Pd calabrese (qui): evidentemente non erano nostre fantasie, come qualcuno si è affrettato a dire. Il segretario uscente si mostra tranquillo nel corso della direzione regionale che traccerà la road map verso la consultazione del 23 giugno: «Ho concordato che in Calabria si faccia il congresso regionale», spiega. Ma non dimentica di sottolineare che «c’è una condizione: dobbiamo essere tutti d’accordo per andare in questa direzione. Dobbiamo capire se c’è qualcuno che fa come Penelope, cioè tesse la tela la mattina e poi la disfa di notte. Solo che Penelope aspettava Ulisse, mentre in Calabria non mi sembra che dobbiamo aspettare Ulisse per ricostruire il partito: gli Ulisse sono i cittadini calabresi, che ci guardano con più attenzione di quello che forse noi immaginiamo e soprattutto ci guardano con fiducia e con perché molta gente, anche chi magari il 4 marzo non ci ha votato, si sta rendendo conto che l’unica forza politica responsabile siamo noi». Saranno le future scadenze elettorali a chiarire se quello di Magorno sia un eccesso di ottimismo. Il senatore, nel suo discorso, prosegue con un augurio, «che il prossimo segretario regionale, che la nostra gente eleggerà con le primarie, sappia tenere unito il partito come purtroppo io non sono riuscito a fare». «La mia elezione – continua Magorno – nasceva da una grande divisione, ora auspico che queste divisioni si superino e si possa scegliere un percorso politicamente condiviso, anche perché ci attendono nuove sfide». È l’unità la “nuova” ossessione del Partito democratico. In attesa di altre ossessioni elettorali che Magorno introduce rinnovando «gli auguri di buon lavoro ai nuovi assessori regionali e alla giunta guidata dal presidente Oliverio» e ricordando «che abbiamo già un obiettivo, rivincere le elezioni nella nostra Regione e nelle altre Regioni, perché sono convinto che se si riparte dalla riconquista delle Regioni si può riconquistare anche il Paese». Si riparte, dunque, soprattutto da Oliverio. Oltre a Magorno si sono visti tra gli altri Sebi Romeo, Enza Bruno Bossio, Nicola Adamo, Carlo Guccione, Bruno Censore – che è intervenuto e ha confermato la sua intenzione di candidarsi alla segreteria regionale –, Demetrio Battaglia, Nicodemo Oliverio, Maria Carmela Lanzetta, Sebastiano Barbanti, Cesare Marini, Giovanni Puccio, Luigi Guglielmelli, Demetrio Naccari Carlizzi, Enzo Insardà, e Mario Paraboschi. LA COMMISSIONE La direzione del Pd Calabria ha approvato, all’unanimità, la commissione che si occuperà del congresso. Questi i membri: Giovanni Puccio, Valerio Donato, Enrico Caterino, Antonella Giuncata, Franco Laratta, Michele Drosi, Teresa Esposito, Franco De Luca, Ottavio Amaro, Fernando Caldiero, Cesare Marini, Mario Valente, Salvatore Perugini, Peppino Vallone, Giuseppe Terranova, Enzo Reda, Andrea Guccione. La commissione potrà decidere di fare integrazioni. L’APPELLO A MARTINA «Appresa la notizia del rinvio dell’assemblea nazionale 21 aprile, chiediamo una verifica immediata per precisare, in relazione al contesto nazionale, obiettivi, tempi e procedure trasparenti per il Congresso regionale previsto in Calabria». È quanto scrivono in una missiva al segretario reggente Maurizio Martina – e per conoscenza ai deputati Andrea Orlando,Gianni Cuperlo, Cesare Damiano – un gruppo di dirigenti dem con primo firmatario Giuseppe Soriero. «Per evitare sia l’approccio localistico, rituale e burocratico – scrivono ancora gli esponenti del Pd calabrese – sia l’esasperato e deleterio scontro interno, è  questo il momento di un confronto coraggioso, serrato e  proficuo, tra i livelli nazionale e regionale, per coinvolgere tutte le  energie positive interne ed esterne (Circoli, giovani, donne, intellettuali, lavoro e  professioni) in una vera e propria rigenerazione del profilo politico, etico ed organizzativo. Così – conclude l’appello – a nostro avviso, si potrà contribuire dalla Calabria alla credibilità nuova, nazionale, europea e meridionalista del nostro Partito, garantendo intanto la convocazione più frequente e proficua degli organismi dirigenti a tutti i livelli». A firmare il documento-appello: Giuseppe  Soriero (coordinatore regionale  area politica Laburisti Dem), Giuseppe Morabito (coordinatore regionale  are politica Sinistra Dem), Francesco Attanasio (assemblea regionale-Castrovillari), Latifa Azri (assemblea regionale-Catanzaro), Sandro Benincasa (assemblea provinciale Catanzaro), Maurizio Caligiuri (assemblea regionale-Catanzaro), Maria Teresa D’Agostino (assemblea regionale-Catanzaro), Angela Giordano (segretaria Circolo Frascineto), Patrizia Maiello (assemblea regionale-Catanzaro), Antonio Malara (segretario Circolo Sbarre-Reggio Calabria), Angela Giordano (segretaria Circolo Frascineto), Antonello Pompilio (dirigente prov. Cosenza), Pasquale Puzzonia (commissione controllo prov Catanzaro), Caterina Rossi (segretaria circolo Bagaladi) e Fabiola Rotella (assemblea prov. Catanzaro).
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