COSENZA C’è la cattura del latitante Luigi Abbruzzese tra le cose del 2018 da ricordare della Questura di Cosenza, ma ce n’è anche un’altra: per la prima volta a coordinare tutte le attività è una donna, il questore Giovanna Petrocca. «Abbiamo messo fine alla latitanza di una delle persone designate a tenere le redini di uno dei clan più potenti nella Sibaritide – dice incontrando i cronisti–. Nonostante sia da poco alla guida della Questura di Cosenza, oltre alle operazioni di polizia giudiziaria ci siamo concentrati moltissimo per realizzare progetti che hanno lo scopo di prevenire la commissione dei reati e mi riferisco alle tante attività fatte con i ragazzi delle scuole su tutto il territorio provinciale». È innegabile come il risultato più fresco sia però il servizio di sicurezza e ordine pubblico realizzato nella notte di capodanno. «Ci sono state solo delle scaramucce – aggiunge il questore Petrocca –. La programmazione dei servizi così come le ordinanze sono state impeccabili grazie al lavoro svolto da tutti gli uffici e agli uomini impegnati sul campo. Garantire l’organizzazione di questi eventi, in questo particolare periodo che viviamo, è sintomatico di come la Questura abbia lavorato e lavori benissimo».
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Messe da parte tutte le attività delle festività e terminati questi primi mesi di rodaggio alla guida delle forze di polizia della provincia di Cosenza però per il questore Petrocca arrivano gli impegni per il nuovo anno. Su tutti, oltre alle attività di amministrazione propria degli agenti di polizia, l’impegno a radicarsi sempre di più sul territorio con una serie di progetti il cui obbiettivo è uno soltanto: la repressione dei reati gravi. «Lo sapete –spiega – la violenza di genere è un mio cruccio e stiamo già lavorando per realizzare diverse attività in quelle che sono le date fisse sul calendario come l’8 marzo o il 25 novembre. Porteremo questo argomento sempre di più nelle scuole grazie alle tante associazioni che sono presenti sul territorio». Ma ci saranno anche i 100 anni della Questura di Cosenza. «Il 26 febbraio faremo una grande festa in città – spiega il questore – con una mostra fotografica al museo di arti e mestieri relativa alla nostra presenza su questa provincia da ormai un secolo ed una cerimonia a cui parteciperanno i vertici della Polizia di Stato. Consegneremo un riconoscimento ad un nostro agente di 104 anni. Le cose da fare sono tante, la mia promessa è che la Questura, come del resto dice il nostro motto, sia sempre più vicina ai cittadini».
Michele Presta
m.presta@corrierecal.it
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