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Cosenza, Guccione: «Psc modificato in modo subdolo»

Il consigliere comunale: «L’amministrazione ha cambiato il Piano strutturale che aveva avuto pareri positivi della Regione»

Pubblicato il: 19/01/2019 – 13:22
Cosenza, Guccione: «Psc modificato in modo subdolo»

COSENZA «In modo subdolo l’amministrazione comunale di Cosenza, nell’adottare il Piano strutturale comunale (Psc) e il relativo Regolamento edilizio urbano (Reu) della città bruzia, nel giugno del 2017 ha modificato sostanzialmente lo stesso documento (Psc) dell’ottobre del 2010 che aveva già avuto tutti i pareri positivi della Regione. Con la scusa di adeguare alcune tavole del Psc finalizzate a una migliore letture e fruizione delle stesse, venivano modificati, in maniera viziata, gli indici di perequazione e di edificabilità». È quanto afferma il consigliere Carlo Guccione che ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla Pianificazione territoriale e all’Urbanistica, Francesco Rossi, sottolineando, nel testo, «tutti i passaggi che hanno portato ad una procedura di adozione del Piano strutturale comunale addirittura illegittima».
«La stessa amministrazione comunale di Cosenza – è scritto nell’interrogazione – comunicava l’intervenuta variazione di alcuni indici territoriali perequati e chiedeva anche alla luce delle problematiche sollevate dal consigliere comunale di Cosenza Carlo Guccione, di stabilire se l’operato degli Uffici incaricati fosse stato o meno legittimo con preciso riferimento alle modifiche apportate rispetto al parere geomorfologico del 2015. A questo punto “la Regione Calabria precisava di aver rilasciato parere geomorfologico nel luglio 2015 ma, a seguito della variazione degli indici territoriali di perequazione e compensazione al Psc/Reu, risultava essere intervenuta una “variante allo strumento urbanistico” in corso di approvazione, e pertanto qualsivoglia variazione apportata al Psc/Reu aveva reso invalido il precedente parere rilasciato geomorfologico e conseguentemente comportava il deposito del nuovo progetto in variante e la riconvocazione della Conferenza di pianificazione, ai fini della riadozione del Piano”. Conferenza di pianificazione che non si è mai tenuta. Infatti, provvedeva a trasmettere alla Regione il nuovo Psc con gli allegati, al fine del rilascio di un ulteriore parere di compatibilità geomorfologica, senza riconvocare la Conferenza di pianificazione. Gli atti dunque venivano restituiti dalla Regione al Comune di Cosenza perché sprovvisti della componente geologica e dunque inidonei alla valutazione del Psc in ordine alla compatibilità ed alla coerenza delle scelte di pianificazione con le condizioni geomorfologiche del territorio e all’istruttoria ex art 13 della L 64/74 e dell’art 89 del Dpr n. 380/2001».
Secondo Guccione, «risulta necessario agire in autotutela per superare i vizi e le illegittimità nel procedimento di adozione del Psc della città di Cosenza, revocando inoltre le misure di salvaguardia e riconvocando la Conferenza di Pianificazione al fine di valutare le modifiche strutturali intervenute con la modifica degli indici urbanistici diversi dal Psc adottato nel 2010. Si chiede alla Regione – sottolinea Guccione nell’interrogazione – in base alle proprie competenze in materia urbanistica, di impedire che l’amministrazione comunale di Cosenza proceda in maniera non conforme alle leggi urbanistiche per l’adozione del Psc-Reu che arrecherebbe un grave danno ai cittadini e all’economia della città di Cosenza».

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