Crotone, “bollenti spiriti” nella maggioranza

CROTONE Segnali di guerra nella maggioranza che governa il Comune e la provincia di Crotone. Un intervento che sollecita il presidente della Provincia, Ugo Pugliese, a intervenire sulla strada provinciale 51 non ha altre chiavi di lettura, perché a sollecitare Pugliese è Giambattista Papa di Laboratorio Crotone, una delle costole più rappresentative della coalizione della Prossima Crotone. Nella nota indirizzata a Pugliese, Papa scrive che «la strada provinciale 51, che da Farina va verso Capocolonna è da anni interessata da evidenti smottamenti e in alcuni casi di vere e proprie frane». Nel prosieguo evidenzia che la Provincia non ha fondi per responsabilità della legge Delrio, ma visto che le condizioni di questa strada mettono a rischio l’incolumità dei cittadini, si rivolge a Pugliese e a tutti gli altri soggetti interessati per dire che «dobbiamo far sentire la nostra voce». Pugliese, invece, tace mentre, secondo il Papa, avrebbe dovuto parlare e chiedere soldi per realizzare opere stradali. 
Il rilievo viene fatto da una parte della sua maggioranza, proprio nel momento in cui si sta discutendo su come andare avanti al Comune di Crotone, dove Pugliese è sindaco. Nella maggioranza al Comune, per ammissione anche del “reuccio” Enzo Sculco, leader della coalizione, ci sono fibrillazioni che hanno minato i rapporti tra gli assessori. 
Sculco dice che c’è stata la verifica politica e le fibrillazioni sono rientrate e si andrà avanti senza cambiare la composizione dell’esecutivo guidato da Pugliese. Proprio il giorno in cui Sculco ha fatto queste dichiarazioni a Telediogene arriva la nota di Papa (Laboratorio Crotone), che chiede a Pugliese di svegliarsi e sollecitare finanziamenti per mettere mano alle strade provinciali. Laboratorio Crotone esprime l’assessore alla Cultura Valentina Galdieri e il presidente di Crotone Sviluppo, Giancarlo Turino, che di recente ha avuto uno scontro con Pugliese durante una riunione. Secondo quanto riferito, Pugliese ha abbandonato la seduta dopo un duro attacco di Turino. Potrebbe essere stato Turino a sollecitare l’intervento di Papa? Tra le file della maggioranza è un’ipotesi che non viene scartata. Il malessere è forte e probabilmente la cura messa in campo da Sculco per raffreddare i bollenti spiriti non ha avuto il risultato sperato. Sullo sfondo di questi scontri ci sono due appuntamenti elettorali verso i quali Sculco è già concentrato: elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, prossima primavera, ed elezioni regionali, prossimo autunno. A questi appuntamenti “il reuccio” non può e non vuole arrivare con il suo movimento spaccato.

Gaetano Megna redazione@corrierecal.it