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Agguato a Pesaro, De Raho: «Poche cautele per Bruzzese»

Il procuratore nazionale antimafia davanti alla Commissione parlamentare: «La vittima si recava fuori dal territorio 5 giorni su 7. Si stanno verificando le carenze»

Pubblicato il: 31/01/2019 – 21:29
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Agguato a Pesaro, De Raho: «Poche cautele per Bruzzese»
ROMA «Nessuna cautela relativamente alla presenza di Marcello Bruzzese e del suo nucleo familiare era stata adottata, e quel che è peggio che nessuno si è mai accorto che l’uomo si recava settimanalmente fuori dal territorio e da quella città 5 giorni su 7, rientrando solo il venerdì: è evidente che questa è una carenza che sia la Commissione centrale che il Servizio centrale stanno verificando. Il Nop dovrebbe avere la possibilità di verificare puntualmente quali sono i movimenti dei collaboratori di giustizia e dei loro familiari e dovrebbe essere il riferimento al quale dovrebbe essere riportato ciò che è necessario e soprattutto l’allontanamento dal luogo di residenza che dovrebbe essere autorizzato e segnalato. La violazione di queste regole è rimessa al controllo del Servizio. È anche vero che Bruzzese ad oltre un anno e mezzo era stato espresso parere favorevole dalla procura per la capitalizzazione che consiste in una liquidazione forfettizzata, sottraendosi alle ferree regole del contratto che collaboratori e familiari sottoscrivono. Questo non modifica però i doveri del Servizio centrale e del soggetto che avrebbe dovuto osservare quelle regole». Così il procuratore nazionale Cafiero De Raho davanti alla Commissione parlamentare antimafia intervenendo sul caso di Marcello Bruzzese, ucciso nelle scorse settimane e fratello del collaboratore di giustizia Girolamo Bruzzese.
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