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“Trash in Italy”, viaggio nell'Italia degli ecomostri
Il progetto è di Elisa Scaramuzzino e Andrea Pavesi
Pubblicato il: 31/01/2019 – 11:09
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Elisa Scaramuzzino e Andrea Pavesi portano avanti dal 2002 il progetto ”Trash in Italy”, un viaggio fotografico attraverso un insolito paesaggio Italiano dove il concetto di bello si sposta verso il concetto di interessante. Un percorso surreale, fuori dagli itinerari convenzionali, dove i protagonisti assoluti sono i cosiddetti “ecomostri”: costruzioni che suscitano perplessità o meglio riflessioni sul piano estetico e dal punto di vista ambientale. Un ritratto del territorio Italiano che va dalle dighe maestosamente inutili, agli hotel abbandonati, all’architettura dei nuovi villaggi turistici innovativa ma moralmente discutibile.
La ricerca fotografica segue criteri estetici e antiestetici, antropologici e sociologici, con l’obiettivo di dare una testimonianza inconsueta e fuori dal normale del nostro paese. L’ Italia vista come una mappa di contraddizioni, in grado di provocare stupore e curiosità: un’Italia vista al “contrario”.
Riflettendo sul periodo che stiamo affrontando, la tecnologia che evolve, i social che ormai sono parte integrante della nostra vita quotidiana, con questi strumenti voglio dar voce agli italiani. Lasciare a loro libera espressione e mostrarci il disagio ambientale in cui siamo costretti a vivere. Da qui nasce il “Project facebook group community landscape Trash in Italy, 2018” .
Il progetto non ha scopo di lucro ma solo finalità artistiche. L’idea è quella di creare una comunità di persone che nel loro paese si trovano a condividere un’opera incompiuta, un ecomostro, uno spreco di denaro, in poche parole con un insolito paesaggio italiano. Nel gruppo potete essere voi i protagonisti e mostrarvi con il mostro che sporca il paesaggio a casa vostra, potete condividere un selfie con il mostro o semplicemente caricare una foto del vostro disagio ambientale.
I settori che turbano l’ambiente come sappiamo sono il cemento, rifiuti, archeomafia, agroalimentare. Secondo il rapporto ecomafia 2018 di Legambiente, mai nella storia del nostro paese sono stati effettuati tanti arresti per crimini contro l’ambiente come nel 2017, mai tante inchieste sui traffici illeciti di rifiuti. Spiccano infatti le 538 ordinanze di custodia cautelare emesse per reati ambientali nel 2017 (139,5% in più rispetto al 2016). Possiamo unirci e far vedere quanto ancora ci sia da salvare.
L’invito a far parte al “Project facebook group community landscape Trash in Italy, 2018” aperto a tutti gli italiani che vogliano mettersi in gioco e comunicare il loro disagio.
https://www.facebook.com/groups/trashinitalyanunusualitalianlandscape/
www.elisaimages.it
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