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«Per il porto di Gioia Tauro serve un tavolo di crisi nazionale»
La minoranza di Rosarno: «C’è bisogno di una governance che ripari ai danni dei commissariamenti»
Pubblicato il: 18/02/2019 – 11:17
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ROSARNO «Tanto si discute sul problema dei possibili ulteriori licenziamenti da parte di Medcenter, con richieste di incontri con il Ministro Toninelli, con sit-in all’entrata dello scalo, con una generica mobilitazione politica, avanzata soltanto sull’onda emozionale e forse per nascondere le gravi responsabilità che questa ha sull’evidente fallimento della struttura di Gioia Tauro». È quanto si legge in una nota dei consiglieri di minoranza del Comune di Rosarno Giusy Zungri, Giacomo Francesco Saccomanno, Vincenzo Cusato e Alex Gioffè. «Il problema – continua la nota –, però, è completamente diverso e deve essere affrontato seriamente e senza enfasi preelettorali. Il porto di Gioia Tauro ha sempre presentato una evidente anomalia: la concessione dell’area ai privati senza alcun serio ritorno per il territorio e con una gestione monopolistica. Un utilizzo senza controlli e senza un preventivo confronto diretto con tutte le forze politiche e sindacali. Ora, uno scontro interno tra Medcenter e Msc per acquisire maggior potere che ha messo in ginocchio tutto il comparto e la già precaria occupazione».
«Non serve un incontro con il Ministro Toninelli – spiega la minoranza –, ma un tavolo di crisi nazionale da aprire presso il ministero del Lavoro con la partecipazione anche dei ministeri dei Trasporti e degli Interni. Solo affrontando la questione in modo complessivo può cercarsi una soluzione che non veda soltanto il momento attuale, ma che imponga, invece, una visione generale ed a lunga scadenza. Il problema oggi sono gli ulteriori licenziamenti che, però, si correlano con la totale assenza di programmazione e strategia per il rilancio del porto e per la trentennale problematica dei migranti. Ed allora ecco la necessità che si faccia ampia chiarezza su cosa si vuole fare della struttura calabrese e quale sia la effettiva strategia del Governo per il territorio. Un programma ampio che consenta di risolvere oggi il problema occupazionale e che, comunque, getti le basi per un progetto sostenibile a lunga scadenza».
«Gioia Tauro – continua la nota – ha necessità di una governance seria e competente, che ripari ai danni causati da presidenze e commissariamenti del tutto fallimentari, che dopo oltre 10 anni, non sono riusciti a dare una identità allo scalo calabrese, creando una situazione difficilissima e di preannunciata e prevedibile crisi. Ora, il Governo deve decidere cosa vuole fare di Gioia Tauro e dare alla struttura sia delle soluzioni a lunga scadenza e sia una governance che possa farla risalire dal degrado in cui è stata cacciata da parolai senza alcuna capacità di concretizzare realmente le possibili soluzioni».
«Un tavolo di crisi nazionale – chiosa la minoranza – che possa, una volta per tutti, affrontare il problema e trovare delle soluzioni reali per i cittadini, le comunità e i lavoratori. Una strategia complessiva che poi deve essere portata avanti da persone capaci e che hanno a cuore le sorti dell’occupazione e dello sviluppo reale del territorio».
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