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Porto di Gioia, Russo: «Garanzie dal ministro per tutelare occupazione»

Il segretario Cisl Calabria al tavolo ministeriale per affrontare la crisi: «Toninelli verrà in Calabria». La Cgil: «Servono certezze»

Pubblicato il: 19/02/2019 – 15:03
Porto di Gioia, Russo: «Garanzie dal ministro per tutelare occupazione»

GIOIA TAURO «Non è possibile scaricare ancora una volta sui lavoratori i costi di scelte errate portate avanti dalle società che gestiscono il porto di Gioia Tauro. E dai gravi ritardi che la politica nazionale ha finora dimostrato per sostenere lo sviluppo dello scalo. Per questo abbiamo chiesto che vengano immediatamente revocate le procedure di mobilità annunciate dalla società per i lavoratori». È quanto affermato da Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria a margine del vertice convocato a Roma dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli per affrontare la vertenza dei portuali impegnati nel terminal di Gioia Tauro. «Da parte del ministro – dice Russo – abbiamo avuto rassicurazioni che si impegnerà al massimo per garantire che neppure un posto venga perso grazie alla conferma del ruolo strategico che continuerà a svolgere lo scalo gioiese nelle strategie complessive dei trasporti nazionali. Il ministro in questo senso ha rivolto un appello specifico alle società Medcenter e Msc che operano nello scalo per garantire appunto continuità occupazione e la piena operatività di funzione di porto di transhipment di Gioia Tauro. Dobbiamo anche denunciare l’assenza al tavolo dei rappresentati della Mtc che dimostra così un livello poco tollerabile di disattenzione in un momento particolarmente delicato per al vita del porto».
All’incontro di stamani con il ministro Toninelli era presente una folta delegazione della Cisl guidata dal segretario confederale con delega Andrea Cuccello e composta, oltre dallo stesso segretario generale Russo, da Rosy Perrone (segretaria generale di Cisl Reggio Calabria), Maurizio Diamante (segretario nazionale Fit Cisl), Annibale Fiorenza (segretario regionale Fit Cisl), Giuseppe Larizza (segretario territoriale Fit Cisl Reggio Calabria) e Nino Sigilli (rappresentante aziende Fit Cisl).
«La crisi di queste ultime ore – aggiunge Russo – con l’annunciata messa in mobilità di altri lavoratori parte da lontano ed è frutto di un’inaccettabile atteggiamento dimostrato dalle società che non hanno onorato impegni sottoscritti e condivisi già dal 2016 e che prevedevano, anzi, il rilancio dello scalo attraverso investimenti consistenti. Ora è tempo dell’azione e non di fare passi indietro che comprometterebbero il futuro dello scalo di Gioia e con esso i livelli occupazionali di un’intera area della regione».
«Soprattutto alla luce – sottolinea il segretario generale della Cisl – della norma contenuta nel decreto ‘Semplificazioni’ approvato dal governo che ha stanziato 200 milioni per misure specifiche rivolte alle Zone economiche speciali. Per questo è fondamentale che il porto sia pienamente operativo per consentire a Gioia di non vedersi ridotte le proprie possibilità di competere con altre Zes del Paese».
«Il ministro – conclude Russo – ha annunciato che scenderà in Calabria nelle prossime settimane per monitorare da vicino l’evolversi dalla vertenza. Nel frattempo noi vigileremo affinché non venga leso il diritto di ogni singolo lavoratore a puntare ad avere un lavoro dignitoso e credere ancora nel futuro dello scalo».
«Noi dobbiamo avere la certezza – afferma Andrea Cuccello – che le procedure di mobilità vengano interrotte per restituire serenità ai lavoratori che da anni garantiscono la piena funzionalità dello scalo e che stanno vivendo assieme alle loro famiglie ore di angoscia. Attualmente ci troviamo in una situazione particolarmente delicata dove se venissero meno gli investimenti non verrebbe garantito il futuro di un’infrastruttura unica e vitale per il territorio”. «Per questo chiediamo – conclude – che vengano individuati percorsi rapidi per consentire l’entrata in scena di nuovi soggetti che dimostrino di essere seriamente interessati al rilanciare del porto».
LA POSIZIONE DELLA CGIL  A loro volta, al termine dell’incontro con il ministro Toninelli, i vicesegretario generale della Cgil Vincenzo Colla, e il segretario nazionale della Filt Cgil, Natale Colombo, hanno affermato che «per i lavoratori del porto di Gioia Tauro dobbiamo andare oltre gli impegni e abbiamo bisogno di certezze». Secondo i dirigenti della Cgil «le affermazioni e gli intendimenti del ministro seppur rassicuranti, vanno sostenuti da atti formali ed azioni concrete sia sulla salvaguardia dei livelli occupazionali che sugli investimenti annunciati dall’azionista del porto Msc. Contestualmente la tregua richiesta affinché si lavori e non si scioperi – hanno aggiunto Colla e Colombo – va supportata da analogo impegno dal terminalista Mct che deve formalmente smentire l’intenzione di voler aprire una procedura di licenziamento collettivo». Colla e Colombo hanno quindi concluso: «Come Cgil e Filt manterremo alta la nostra attenzione su tutto quanto attiene il porto di Gioia Tauro, un polo nevralgico per la movimentazione e la logistica del paese, affinché i lavoratori possano essere rasserenati e possa per davvero essere rivitalizzato e, conseguentemente, affermarsi a porto hub per l’intero mediterraneo e punto di eccellenza per la portualità del paese».

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