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Sanità, Oliverio rincara le accuse contro il governo

Il governatore: «Grave mortificazione delle professionalità calabresi». Nuovo botta e risposta con Abramo sul nuovo ospedale di Catanzaro

Pubblicato il: 30/04/2019 – 14:45
Sanità, Oliverio rincara le accuse contro il governo

CATANZARO «Non è un caso che il consiglio regionale abbia approvato all’unanimità un documento per esprimere la vibrata protesta nei confronti di un decreto che non affronta i veri problemi della sanità calabrese». Lo afferma il presidente della Regione, Mario Oliverio, parlando con i giornalisti a margine di un’iniziativa nella sede della giunta a Catanzaro.
NUOVE ACCUSE AL GOVERNO All’indomani della seduta del consiglio regionale, Oliverio rincara le accuse al governo nazionale. «C’è una situazione intollerabile. Da dieci anni il governo gestisce direttamente la sanità calabrese e quest’ultimo governo ha dato adesso un ulteriore colpo. Dal Consiglio dei ministri che in via straordinaria, con un annuncio in pompa magna, si è tenuto in Calabria ci aspettavamo risposte concrete sul piano economico e sociale e sul versante della sanità, e invece è stato adottato un decreto che non prevede nulla che riguardi i servizi sanitari, che non affronta il problema dello sblocco delle assunzioni, sempre più necessario per garantire i Lea, ma c’è solo un’operazione di estensione dell’occupazione del potere. Si prevedono solo – aggiunge il presidente della Regione – aumenti delle indennità dei nuovi manager, la cui scelta il governo ha avocato a sé, aumenti per complessivi 200mila euro a fine anno e indennizzi anche per missioni e spese varie per ulteriori 20mila euro, e questo si fa con una giustificazione assurda: infatti nella relazione che accompagna il decreto si dice espressamente e sfacciatamente, che non essendoci le condizioni professionali e ambientali idonee in Calabria bisogna ricorrere all’esterno della Calabria, bisogna scegliere i manager fuori dalla Calabria. E’ un fatto assolutamente grave, inaccettabile, ed è anche un colpo alle tante professionalità della Calabria. Ci aspettavano – rimarca Oliverio – provvedimenti per potenziare i servizi sanitari, non già operazioni di questa natura, di mera occupazione del potere”.
BOTTA E RIPOSTA CON ABRAMO Con riferimento al botta e risposta sul nuovo ospedale di Catanzaro con il sindaco Sergio Abramo, che ha parlato di impegno insostenibile per i privati, Oliverio specifica: «Abbiamo programmato risorse per l’edilizia ospedaliera, e in questa programmazione c’è anche l’ospedale di Catanzaro, con la programmazione di 170 milioni di euro. Davvero non ho capito a cosa volesse riferirsi il sindaco Abramo. La mia – precisa il governatore – non è polemica ma è una precisazione, nel senso che il contributo dei privati è previsto dalla legge, la quota privata è regolata dalla legge, la sua quantificazione lo stabilisce la legge, non la Regione».
«VIGILI SULL’INTEGRAZIONE A CATANZARO» Un passaggio Oliverio lo dedica anche al tema dell’integrazione tra l’ospedale “Pugliese Ciaccio” e il Policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro, integrazione che dopo l’approvazione della legge regionale sembra di nuovo procedere a rilento: «Ci sono tempi previsti dalla legge, noi pensiamo di rispettare questi tempi. Assumeremo tutte le iniziative necessarie affinché la legge produca l’effetto per cui è stata approvata, cioè – conclude il presidente – realizzare l’azienda unica». (a. cant.)

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