di Gaetano Megna
CROTONE Sarà un tecnico del settore il nuovo assessore all’Urbanistica del Comune di Crotone. Il sindaco Ugo Pugliese sta, infatti, facendo la valutazione su tre nomi. La decisione di puntare su un tecnico del settore (ingegnere o architetto) è legata alla necessità di approvare in tempi celeri il Piano strategico comunale. C’è bisogno, quindi, di un uomo di esperienza in grado di mettere in moto le procedure giuste per rendere operativo il nuovo piano di sviluppo della città pitagorica. Il tentativo di approvare il Psc era stato già effettuato dalla giunta guidata da Peppino Vallone, che aveva trovato la quadra sui progetti, ma era mancata la volontà del consiglio comunale di procedere all’approvazione. Il progetto è stato ripreso dalla giunta Pugliese con la nomina di Rori De Luca ad assessore all’Urbanistica. Si è, poi, bloccato con l’uscita di scena di De Luca, che si è dimesso in seguito ad uno scontro con la parte politica che ha messo in piedi la Prossima Crotone, coalizione che detiene la maggioranza al Comune. Pugliese sta valutando i nomi, ma non si capisce se nella valutazione ci sarà il contributo di Enzo Sculco, leader della Prossima Crotone. Negli ultimi mesi Pugliese sta, infatti, rivendicando l’autonomia di scelta. In precedenza le nomine degli assessori e nelle partecipate, materialmente fatte da Pugliese erano state indicate dal “reuccio”, Sculco. Evidentemente il sindaco ha deciso di prendersi il bandolo della matassa e, in più occasioni, ha ribadito che gli indirizzi politici vanno condivisi con la parte pensante del movimento, ma le scelte dei nomi degli amministratori li fa il sindaco nella sua piena autonomia. Il momento delle nomine, però, provoca sempre contraccolpi all’interno del consiglio comunale per gli “appetiti” presenti. Se così dovesse essere anche per la nomina del nuovo assessore all’Urbanistica, Pugliese rischia di perdere anche qualche altro consigliere comunale. Da mesi i numeri in consiglio comunale si sono ridotti e la maggioranza, molto spesso, è costretta a ricorrere all’aiuto di qualche esponente dem per approvare i punti all’ordine del giorno. Si fa anche spesso ricorso alla seconda convocazione, quando occorrono solo undici consiglieri per garantire il numero legale. (redazione@corrierecal.it)
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