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Lite con sparatoria a Rende, Pastorella lascia il carcere

Passa ai domiciliari l’uomo accusato della detenzione illegale del fucile con cui avrebbe sparato a un amico. Ha detto al Gip di aver trovato l’arma vicino casa sua tre giorni prima del fatto

Pubblicato il: 29/06/2019 – 16:57
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Lite con sparatoria a Rende, Pastorella lascia il carcere
di Michele Presta COSENZA Emilio Pastorella passa dal carcere agli arresti domiciliari. Lascia la cella del penitenziario cosentino e varca di nuovo l’uscio della casa dove nella tarda serata di mercoledì 26 giugno ha sparato un colpo di fucile in pieno addome ad Alfredo Albanito (qui la notizia). Non sono ancora chiari i motivi che hanno innescato la violenta lite tra i due, da sempre amici. Sicuramente un acceso diverbio, seguito da qualche colpo di lama inflitto da Albanito a Pastorella, poi quest’ultimo che dopo essere rientrato in casa fa fuoco con un fucile illegalmente detenuto ferendo il rivale in modo grave allo stomaco e al fegato. Proprio con l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco per Emilio Pastorella si sono aperte le porte del carcere “Sergio Cosmai”. È solo questo al momento il capo d’imputazione che gli contesta la Procura di Cosenza e su queste circostanze ha risposto nell’udienza di convalida dell’arresto al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Cosenza. Pastorella al gip ha detto assumersi la paternità dell’arma che avrebbe trovato 3 giorni prima della lite vicino casa sua in contrada Santa Chiara a Rende. Al giudice ha anche detto di essere stato indeciso se denunciare il ritrovamento dell’arma ai carabinieri, cosa che però poi non ha fatto. Nel riformare la misura cautelare il Gip ha accolto le tesi difensive avanzate dal difensore di Pastorella, l’avvocato Ugo Ledonne. Infatti, nell’ordinanza di scarcerazione il giudice ha affermato come non sussista il pericolo di inquinamento probatorio, anche in considerazione del fatto che Pastorella è incensurato. Un casellario giudiziario lindo, nonostante venne rinviato a giudizio per il processo “Factotum” nel quale nel maggio del 2019 è stato completamente assolto. L’accusa di tentato omicidio e altre ipotesi delittuose sono state discusse durante l’udienza ma per il momento il pubblico ministero titolare del fascicolo d’indagine non ha avanzato nessuna richiesta di misura. Saranno decisive le prossime ore, quando i medici dell’ospedale civile di Cosenza scioglieranno la prognosi di Alfredo Albanito, difeso dall’avvocato Paolo Pisani. Entrambi la sera del 26 giugno furono trasportati d’urgenza all’ospedale. Alabanito arrivò all’Annunziata in elisoccorso e affidato alle cure dei medici in codice rosso. Diversa la situazione di Pastorella, curato per le lesioni da taglio, ma che ad oggi convive con lo shock di aver fatto fuoco sull’amico. (m.presta@corrierecal.it)
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